1/10/2019 0 Comments Cos'è la Felicità?Buddha si pone una domanda molto importante per l'evoluzione umana: “Cos’è la Felicità?” Poi continua:
Per poter comprendere l’esistenza della vera Felicità, è importante rapportarla all’eternità: tutto ciò che è legato al tempo, ossia momentaneo, crea costantemente un’altalena tra Felicità ed Infelicità. Ciò ti porta a vivere all’interno di un crescente disagio alla ricerca, a volte spasmodica, di momenti di Felicità. La Felicità per come la conosci è semplicemente una medaglia a due facce, che si alternano nella tua vita. Il significato di tutto ciò è che, fino a che fai riferimento a quella medaglia, essa ha il libero arbitrio di decidere se renderti felice o infelice. Ogni istante tu lanci la medaglia e lei decide per te. Lo puoi comprendere pienamente guardando il film della tua vita. Siediti in poltrona e ammira te stesso come se fossi un altro:
L’unico modo per essere felice è dare la possibilità alla Felicità di avere lo spazio necessario dentro di te. Per farlo è necessario eliminare tutto il superfluo, ciò che è inutile e che ti ancora a vibrazioni basse come una zavorra. Sei stato abituato ad essere ambizioso, perché solo così sarai felice, ma l’unica maniera per esserlo è abbandonarti ad essa (abbandono = essere in potere). La Felicità che vivi è relativa, cioè è sempre legata a qualcosa. Questo legame dipende dalla ricerca spasmodica di possedere sempre di più: maggiore quantità di beni materiali, provare sempre più emozioni, aggiungere continuamente pensieri, conoscenze ulteriori (più so e più posso fare), esperienze nuove... La credenza comune è: "Se ho, allora sono felice!". E se, invece, la Felicità arrivasse proprio da ciò che ti manca? Per volare devi essere leggero, liberarti delle zavorre. Qui sono intese come beni materiali: l'auto nuova, la casa più grande, il telefono di ultima generazione, viaggi continui, vestiti più belli, cene in ristoranti di lusso... Tutto questo è magnifico, in quanto ti incanala nel flusso dell'abbondanza, che è la norma dell'universo. Il problema sorge quando questi sono obiettivi anziché conseguenze del tuo modo di vivere. Porli come scopi nella vita, ti immette in un solco di ricerca ossessiva: se ho di più sono più felice. La vita è generosa e ti fa ottenere tutto questo, ma la tua felicità è tutt'altro che appagata e allora cerchi ancora: queste cose sono insufficienti per il livello che ti sei prefisso. Perciò, primo obiettivo: i beni materiali sono una conseguenza e rimangono con me soltanto finché mi sono utili, poi vanno eliminati o ceduti. Lo stesso dicasi per le emozioni: la felicità ricercata attraverso nuove sensazioni, ti porta a scegliere vie sempre diverse: "Questa esperienza devo proprio provarla!". L'insoddisfazione ti conduce a spingerti verso gli eccessi, accumulando pesi e pesi di esperienze emotive, che ancora una volta ti allontanano dalla gioia e ti inabissi, perché legato a queste zavorre. E i pensieri? Deleteri per la tua Felicità. La mente vuota è l'obiettivo. Il vuoto è senza peso, perciò, puoi volare! Più pensi, più aiuti la mente a mentire, e più lei mente, più crea pretesti per farlo. E nel frattempo, immagazzini forme-pensiero pesanti che ti tengono legato. Per liberarsi da queste catene è fondamentale eliminare gli eccessi. Ogni volta che fai una scelta chiediti: "Questo è utile per me?", ossia:
Come fare per essere felice, quindi? Elimina la lamentela: la lamentela è considerata inquinamento acustico. La legge n. 447/1995 art. 2 fornisce la definizione di inquinamento acustico: “l'introduzione di rumore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo e alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell'ambiente abitativo o dell'ambiente esterno o tale da interferire con le normali funzioni degli ambienti stessi”, Wikipedia. Ricordando che ogni parola ha una vibrazione e la vibrazione crea, possiamo concludere come l'ambiente si saturi di queste vibrazioni pesanti: tutte da eliminare. Elimina il giudizio: un giudizio è una sentenza e come tale impossibile da cambiare. Quando una cosa è irremovibile, allora blocca il flusso per emergere ed elevarsi. Invece di giudicare, "osserva e passa". Elimina gli oggetti inutili: come insegna lo "Space Clearing" è importante eliminare oggetti rotti, inutili, che accumulano solo polvere. Questo serve a liberare il flusso energetico degli ambienti e a rendere l'aria migliore e leggera. Elimina le persone negative: questo è l'elemento più difficile da eliminare, in quanto i sensi di colpa regnano nel nostro subconscio. Quando queste persone sono caratterizzate da una forte personalità, riescono a governare le nostre energie come dei veri e propri vampiri energetici, come dei parassiti, abbassando il nostro livello vibrazionale e rendendolo pesante. Elimina i sensi di colpa: questo concetto principalmente religioso è fuorviante. Il senso di colpa è inesistente nel nostro paradigma. Si tratta, invece, di assunzione di responsabilità, ossia la facoltà di rispondere delle proprie azioni, nel bene e nel male, ma se ne risponde, affrontando non tanto il castigo, quanto la punizione (purificazione). Elimina le parole negative: le parole hanno un potere creante unico. Siamo l'unica specie vivente dotata di parola e l'unica che può sviluppare libero arbitrio. Scegliamo di creare una realtà gioiosa e lo possiamo fare utilizzando parole che esprimono bellezza, amore, gioia, perfezione, pace. Essere felici è uno stato dell'essere. A volte, per ottenere un obiettivo, invece di avere di più è meglio eliminare ciò che già abbiamo. Questo serve a far spazio a ciò che vogliamo. I miei consigli per approfondire l'argomento: FANNE BUON USO!
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