3/23/2021 0 Comments Il concetto di risonanzaPer una totale comprensione del meccanismo di creazione della realtà, è fondamentale il concetto di risonanza. Possiamo considerare ognuno di noi come una specie di calamita che attrae ciò che egli stesso è, quindi, come abbiamo precedentemente detto, non ciò che si vuole, ma ciò che si è.
Cos’è, dunque, la risonanza? A me piace riportare la definizione che ne fornisce Giulio Achilli nel suo documentario dal titolo La legge di risonanza. E cioè: Ogni forma nell’universo, sia essa una stella o un essere umano, è in grado di ricevere ed assorbire soltanto l’energia che è in grado di trasmettere. Da questa affermazione deduciamo che tutto è energia come stabilisce la formula attribuita ad Albert Einstein E=mc², che significa una cosa interessante: l’energia è la risultante della massa moltiplicata per la velocità della luce al quadrato, e per energia si intende la capacità di compiere un lavoro, un movimento, un mutamento. In questo caso, la massa si muove e lo fa ad una specifica velocità, che qui è quella della luce, perciò la conseguenza è un cambiamento, un movimento, una azione. Da quanto appena detto, stabiliamo che la materia è energia a bassissima velocità di vibrazione, ma mantiene lo status energetico. La differenza tra un suono e un mattone, tra un colore e un corpo umano, tra un pensiero e un fiore, tra l’aria e un’emozione è esclusivamente un livello vibrazionale differente. Quest’idea conferma come gli esseri umani siano campi energetici emananti e assorbenti frequenze vibratorie. La legge di risonanza è, dunque, una legge ineludibile universale. In ogni istante della nostra esistenza, noi riceviamo esclusivamente ciò che emaniamo, è impossibile ricevere qualcosa di diverso. Potrebbe essere molto diverso da ciò che si desidera, perché diversa è la personale emanazione. Qualcuno potrebbe anche affermare che la propria emanazione è consona, ma proprio ciò che rimane a noi incomprensibile è ciò che stabilisce la divergenza tra obiettivo da raggiungere e ciò che riceviamo. Fortuna e sfortuna sono due aspetti della personale vibrazione. Quando due persone risuonano si attraggono; in effetti, i simili si conquistano reciprocamente. Ognuno si circonda di persone, oggetti, eventi che vibrano similmente e lo stesso vale per le azioni individuali, le parole espresse, gli ambienti frequentati. Ognuno assorbe solamente le vibrazioni che è poi in grado di trasmettere, rifiutando automaticamente tutte le altre. Cambiando l’emanazione di base, si modifica la realtà esterna. La vibrazione di ogni ente esistente è la risultante della vibrazione di ogni atomo che lo costituisce ed è unica, nessuna è uguale a un’altra; possono essere simili, ma non uguali. Quando vogliamo qualcosa che vibra in modo diverso da noi, dobbiamo avere il coraggio di modificare la vibrazione nostra, altrimenti l’obiettivo si adatterà alla nostra vibrazione, ma sarà assolutamente differente. Il corpo umano è simile a un diapason, poiché alcuni tessuti cellulari hanno funzione vibrante; posto accanto a un altro corpo, le frequenze si sintonizzano permettendo nuove esperienze. Un mancato cambiamento vibratorio si verifica in due occasione: quando si evita di farlo e quando manca disciplina. Un difetto diffuso negli esseri umani è il voler tutto subito, senza comprendere il valore e la bellezza del “frattempo”, ovvero quell’arco di tempo che permette a kairos di verificarsi. È come se il primo giorno di scuola si pretendesse di essere in grado di scrivere un trattato senza la disciplina di imparare l’alfabeto, la grammatica e ogni aspetto che permette di giungere alla scrittura del trattato stesso. Molti seminano e poi si stancano ad attendere la maturazione. È necessaria una buona dose di pazienza, azione costante e mirata, affidamento al risultato. Tutto è disciplina, compreso il mutare vibrazione. A questo punto, cos’è la disciplina? La definisco la pratica corretta di azioni, emozioni, pensieri, parole, ripetuta nel succedersi degli istanti presenti. La permanenza è stabilita dalla disciplina, altrimenti tutto è evanescente. Elementi essenziali sono la volontà, ovvero la somma di intenzione e azione, il focus, definito anche come attenzione costante, e l’obiettivo chiaro, che stabilisce la direzione da intraprendere. Inoltre, mai impegnarsi solamente per togliere ciò che non piace; è fondamentale impegnarsi per costruire ciò che si vuole. Fermarsi alla prima azione, fa comprendere che può esistere qualcosa di diverso, ma non lo manifesta. È come bloccare le emozioni inferiori perché ci fanno star male, ma questo non genera quelle superiori; per ottenerle bisogna attivare azioni specifiche. Quando almeno il 51% del tempo si agisce allineati all’obiettivo, allora iniziano i mutamenti significativi. #leggediattrazione #leggedirisonanza
0 Comments
Leave a Reply. |
Autore
|