Parlare con gli alberi è la prima cosa che hai imparato a fare, ma anche la prima che hai dimenticato[1].
I vegetali sono esseri viventi tanto perfetti quanto straordinari. Nella loro apparente immobilità hanno sviluppato un’evoluzione coscienziale potente, differentemente da noi esseri umani che, nel nostro costante movimento confusionario, evolviamo spesso per sfinimento. Nella loro staticità, i vegetali hanno scelto di espandersi scendendo con le radici alla ricerca del nutrimento, scambiando energia con Madre Terra, e di ergersi verso il Sole ricambiando la vita ricevuta con i frutti, i colori e gli odori che li caratterizzano. La staticità dei vegetali, ha permesso loro di richiamare le creature di Natura verso se stessi, in quanto punti di riferimento, ed esse ringraziano permettendo alle stesse specie vegetali di crescere in altri luoghi, diffondendo la loro essenza tramite i frutti e i semi lasciati sulle superfici di Madre Terra. Un vegetale è un insieme di amore e intelletto, che fluisce nella linfa vitale. Il rapporto Umanità-Madre Terra è basato su uno scambio energetico che risale alle origini dei tempi. È talmente potente che, dove l’uomo dona, Gaia gli ritorna con interessi, dove toglie alla Grande Dea senza ricambiare, ella toglie all’umanità senza chiedere. Da sempre l’essere umano, istintivamente o consapevolmente, ha trovato la risposta ad ogni problematica proprio in un disequilibrio energetico con l’anima del pianeta. Molti medici e terapeuti stanno tornando alle origini prescrivendo un contatto con la Natura (sotto forma di ambiente, prodotti per il corpo, nutrizione…), per ristabilire quell’equilibrio andato perduto. Le piante sono potenti strumenti magici, in quanto possono essere utilizzate per dirigere o incanalare precisi flussi energetici. Maggiore potere hanno le piante coltivate nell’habitat naturale e seguite passo passo, dalla semina al raccolto, proprio dalla persona che successivamente ne fa uso. La cura delle piante consiste in uno scambio diretto attraverso un dialogo, il contatto con le mani, l’annusarle. Piante particolarmente potenti sono quelle che nascono spontaneamente. Osserva sempre quali sono i fiori su cui si posano le api, sono quelli di maggior energia e potere. La massimizzazione dell’effetto si ottiene raccogliendo i vegetali, o le parti utili, considerando il giorno e la posizione del pianeta dominante, ossia se si tratta del sole, meglio raccogliere di domenica, se è la luna, allora meglio il lunedì, e così via. Nella raccolta, ottimo il tempo secco. Il mondo vegetale è al nostro servizio, perciò chiedi il permesso alla pianta di utilizzare una sua parte, possibilmente spiegandole lo scopo del servigio. Questo ne attenua il dolore e per chi è particolarmente sensibile, potrà percepire quale parte di sé la pianta sta donando. Nell’universo tutto è in equilibrio: quando prendiamo qualcosa da una pianta, elargiamo una controparte, come tracciare un simbolo, accarezzarla, cantare, benedirla o trasmetterle energia con le mani, la musica o l’acqua. Una volta raccolte, è bene tenere lontane le erbe dal terreno per evitare lo scarico della loro energia che tende a tornare a Madre Terra. La magia ha una branchia dedicata all'influenza dei vegetali nell'esistenza. La Magia Verde presuppone una profonda conoscenza di piante e erbe, che vengono utilizzate a scopi curativi e per rituali. Ogni vegetale ha potenti energie, in quanto collegato al cielo dal quale riceve forti influenze, come quelle planetarie, e le veicola per fare da tramite tra noi e il nostro potere, ed è collegato alla terra, dal quale riceve magnetismo e nutrimento. I rituali magici tengono in considerazione la forma, il colore e l’odore del vegetale, per indirizzarli verso precise zone del corpo. Per esercitare la magia verde è fondamentale il massimo rispetto verso Madre Natura. Ė necessario chiedere il permesso alla pianta di raccogliere la parte che serve, non danneggiarla e, nel caso fosse impossibile, seminarne o piantarne subito un’altra; quando togliamo qualcosa, foglia, petali, parti varie, donare sempre qualcosa in cambio, come preghiere, acqua, farina e altri elementi utili al vegetale. Nei rituali pagani e magici di fertilità, amore, equilibrio e armonia della vita, venivano utilizzate le energie degli alberi secolari e millenari, poiché impregnati di potenti vibrazioni. Queste piante racchiudono nella loro essenza tutte le informazioni che le hanno viste protagoniste, perciò risultano trasmettere energie di armonia ed equilibrio molto importanti a differenza delle piante particolarmente giovani che poco racchiudono a livello di tradizioni e vibrazioni rituali. Inoltre, le piante più antiche hanno assorbito le vibrazioni di molti periodi, potendo così trasmettere quelle per le quali viene fatta loro richiesta. Le piante sono libri nei quali sono scritte le informazioni di tutto ciò di cui sono stati protagonisti. In effetti, la carta con cui i libri sono scritti deriva proprio da loro. Essere in grado di leggerli, ci permette di comprendere noi stessi, chi siamo, perché siamo qui e come vivere felici; soprattutto, ci indicano le tradizioni della zona in cui si trovano. Le loro radici ci trasmettono la necessità di basi solide, di poterci sviluppare in alto, quindi evolvere, solamente se conosciamo prima chi siamo e qual è la nostra missione; ci stanno insegnando come la modalità con cui affrontiamo la nostra vita sia frutto delle tradizioni che ci appartengono, quindi, per modificare ciò che non ci piace dobbiamo prima modificare le nostre radici. Ciò che sta sotto, occulto, è l'energia che manifesta il percepibile che sta sopra. Qual è, dunque il significato simbolico dello sradicamento di un albero? Conosciamo come in passato siano state fatte stragi di alberi millenari e secolari e oggi sembra ripetersi questo evento. Siamo di fronte al cambiamento di paradigma, un cambiamento epocale che richiede nuove radici, nuove informazioni, nuove forme; ci stanno indicando un annullamento di tradizioni non più valide ai tempi attuali; l'umanità sta evolvendo e con essa è necessaria un'elevazione coscienziale. Il vecchio viene demolito per far posto al nuovo. Una nuova razza radice umana sta arrivando, la sesta, la futura razza. Le piante ci forniscono l'ossigeno che ci permette di vivere sul piano fisico; cambiare gli alberi è "cambiare aria", modificare le informazioni che riceviamo. All'interno di quegli atomi che costituiscono le molecole che respiriamo vi sono nuove informazioni, dettate dalla necessità di lasciare andare il passato per focalizzarci sul presente; solamente così cambierà il nostro divenire. Per evolvere dobbiamo muoverci, quindi sradicarci dal passato per generare qualcosa di diverso che scaturisce dall'osservazione del nostro presente. Se non ci piace, modifichiamo le informazioni che emettiamo nell'etere, così gli alberi assorbiranno quelle informazioni. (Non è mia intenzione qui stabilire se è giusto o sbagliato tagliare o sradicare una pianta, ma solamente comprendere il messaggio simbolico, ovvero andare oltre le apparenze e il proprio naso, soprattutto, andare oltre il puntare il dito verso gli altri e iniziare ad osservare noi stessi). [1] Impara a parlare con gli alberi, Michele Giovagnoli, Uno Editori, 2018.
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