4/14/2019 0 Comments Le piante hanno un'anima?Image by Stefan Keller from Pixabay Il titolo è volutamente provocatorio. Ignoriamo se i vegetali possano essere investiti di un’anima; certamente sappiamo che possiedono una forma di intelligenza superiore a quella umana. Lo conferma il fatto che, se l’essere umano sparisce dalla Terra, il mondo vegetale continua ad esistere, ma è falso il contrario. Inoltre, tutto ciò che viene abbandonato dall’uomo, viene conglobato dalla Natura. infatti, essa si riprende il proprio posto, quello spazio che le era stato sottratto dall’essere umano per i suoi scopi. Le piante riproducono se stesse mantenendo lo stesso DNA, mentre sappiamo che ogni singolo individuo umano ha DNA diverso, ricavato dall’unione del DNA di padre e madre, generando una creatura unica. Le piante hanno la caratteristica di essere sessili, ossia radicate in un punto ben preciso e si muovono secondo le loro tempistiche, molto diverse rispetto a quelle umane ed è per questo che noi percepiamo i loro movimenti come una sorta di immobilità. Ogni specie animale, invece, è in continuo movimento, perché, per procurarsi ciò che serve, è costretto a spostarsi per prenderlo all’interno della propria sfera di controllo, mentre le piante hanno escogitato metodi interessanti per ottenere ciò che serve loro manipolando le specie animali: producono droghe che attivano i neuroni della ricompensa, cosÌ le specie animali, insetti ed esseri umani stessi portano i semi riproduttivi in zone diverse. Una particolarità affascinante è quella che le piante hanno sviluppato la capacità di risolvere i problemi, invece gli animali si spostano dal problema. Se piove ci mettiamo al riparo, mentre la pianta si adatta applicando una serie di accorgimenti e strategie. L’evoluzione delle piante le porta a evitare il consumo di energia propria (tutt’al più la producono) utilizzando quella fornita dall’ambiente circostante. L’osservazione dettagliata dei vegetali ha permesso di comprendere che essi dispongono di una forma loro sensoriale riconducibile ai nostri cinque sensi, ma maggiormente sviluppata, perché devono essere in grado di percepire i cambiamenti e risolvere la situazione. È il caso, per esempio, di alcune piante parassite in grado di mimetizzarsi. Mentre gli animali utilizzano il colore, le piante utilizzano la forma, ossia sono in grado di assumere le sembianze della pianta a cui si aggrappano. Ma la straordinarietà sta nel fatte che, se rami diversa della pianta parassita si aggrappano a specie diverse, ognuno di essimuta nella forma di quella pianta. Siamo ancora convinti di essere cosÌ superiori come specie? La neurobiologia vegetale ci indica anche come le piante siano in grado di distinguere una danno biotico da uno abiotico. In caso di danno abiotico (grandine, taglio dell’erba) la pianta agisce per limitare il danno. In caso di danno biotico, ovvero provocato da un erbivoro, produce tutta una serie di sostanze chimiche che richiamano i nemici di chi le sta attaccando e trasmettono il messaggio alle piante della stessa specie vicine. In altri casi possono produrre sostanze velenose per l’erbivoro. Ma non finisce qui: le piante percepiscono la musica e le parole di chi dona loro attenzioni. Queste sperimentazioni sono note. Interessante è quanto attuato da Joël Sternheimer, musicista e fisico, il quale ha tradotto le sequenze degli aminoacidi in musica e ha sottoposto le piante a questi suoni per qualche minuto ogni giorno, ottenendo risultati importanti sullo sviluppo della pianta, sulla sua difesa dai parassiti e sull’incremento di ossigeno prodotto. Egli definisce queste sequenze musicali un economico fertilizzante elettromagnetico. Sarebbero moltissimi gli esempi da riportare sull’intelligenza delle piante (vedi anche Cleve Backster), ma rimando ai siti di riferimento. Voglio qui, invece, ricordare degli alberi molto particolari della letteratura tolkeniana: gli Ent, esseri straordinar, molto longevi, custodi di boschi e foreste, conosciuti anche come Pastori degli Alberi. E ti lascio con una domanda provocatoria, proprio come è iniziato questo articolo: siamo certi che non esistano davvero? I miei consigli per approfondire l'argomento: FANNE BUON USO!
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