10/9/2019 0 Comments Le relazioni meravigliose - 1Foto di Gordon Johnson da Pixabay Le relazioni odierne sono sempre più complicate dall'utilizzo della tecnologia. Questo non per la tecnologia di per sé, che è nata per agevolarci nella vita, ma per un utilizzo errato e confuso della comunicazione in ogni suo aspetto: verbale, non verbale, paraverbale, simbolico. Quest'ultimo aspetto è troppo spesso ignorato. Sinteticamente, il linguaggio verbale racchiude le parole che utilizziamo, il non verbale è rappresentato dalla nostra figura esteriore, il paraverbale dall'utilizzo della voce, il simbolico è costituito dalle immagini che utilizziamo insieme al significato, l'energia creante della parola stessa. Perché abbiamo difficoltà a relazionarci? Cosa succede in noi quando vogliamo esprimerci e siamo fraintesi? Cerco di dare una delle possibili risposte qui, ma l'argomento è talmente vasto e affascinante che risulta impossibile fornire una spiegazione completa. Iniziamo con il significato della parola comunicazione, che è l'azione comune verso un obiettivo condiviso. La parola stessa ha insito in sé il significato di voler farci capire e di voler capire l'interlocutore. Perciò, per prima cosa, ci poniamo in ascolto di noi e dell'altra persona per comprendere il tipo di energia che si è creata, negli aspetti fisico, emotivo e mentale. Ascoltiamoci come siamo e ascoltiamo come è il nostro interlocutore in quel momento di interazione. La comunicazione, dunque, è comprendere, ovvero contenere in noi le informazioni che giungono. Le parole hanno un assoluto potere creante attraverso la vibrazione che appartiene loro. Essendo la ripetizione la madre dell'apprendimento, più le ripetiamo, più diventiamo quella vibrazione, creando il mondo a nostra immagine e somiglianza. L'utilizzo della parola, sia essa in forma verbale, scritta o pensata, è l'esercizio più diffuso dal momento in cui nasciamo a quando lasciamo il corpo materiale, senza dimenticare che tutte quelle informazioni rimangono nel campo energetico degli atomi. Vedremo dopo come questo accade. Creiamo la nostra vita con le parole attraverso due principali effetti: - l'etimologia, ossia lo scopo per cui quella parola è stata inventata, che agisce direttamente sul nostro inconscio. La nostra mente agisce per il reale significato della parola e non per quello che crediamo significhi; - la vibrazione che emette quella parola che agisce sul nostro DNA. Ogni cellula risponde alle informazioni che inviamo e il DNA decide la chimica da produrre come reazione a quella specifica informazione. Le parole che utilizziamo nelle relazioni sociali sono il frutto del nostro dialogo interiore; quello che ci diciamo è quello che, poi, esterniamo. L'educazione parte da dentro e, infatti, la parola significa portare fuori. Modificare il mondo dei cinque sensi è possibile cambiando il dialogo interiore, selezionando nuove parole che generano nuove sinapsi cerebrali con conseguente modifica delle azioni. Sappiamo che azioni diverse creano risultati differenti. Confucio disse: "Le parole sono la voce del cuore". Abbiamo inventato le parole perché incapaci di comunicare con il campo magnetico. Esse esprimono quanto amore proviamo nei confronti di noi stessi, dell'umanità, della natura e dell'universo. Ascoltandoci, comprendiamo il nostro livello di coscienza, che è la media delle parole che utilizziamo in ogni istante della nostra esistenza. Durante la nostra infanzia, abbiamo giocato all'impiccato, un gioco che ci fornisce un messaggio sottile molto importante: con le parole sbagliate, possiamo uccidere qualcuno. Ecco, quindi, che diviene fondamentale conoscere gli effetti di ciò che diciamo, scriviamo e pensiamo, perché, come precedentemente espresso, creiamo il mondo a immagine e somiglianza nostra. Le parole muovono intere popolazioni alla pace o alla guerra: in-contrarsi o s-contrarsi hanno effetti opposti. Parlando di pace genero pace, parlando di guerra genero guerra. L'energia la direzioniamo sempre e solo noi con i nostri intenti. E' impossibile creare pace parlando di guerra. Per la pace devo esprimere proprio la parola pace; è impossibile generarla parlando in termini di "non andare in guerra", in quanto l'energia emessa nell'universo è quella della parola guerra. La vibrazione che emetto è quella che mi ritorna. Guarda il video del post. Buona realizzazione di te. I miei consigli per approfondire l'argomento: FANNE BUON USO!
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