![]() Cosa sono e come si sviluppano memoria e pensiero? La memoria è strettamente connessa ai ricordi, all’esperienza personale e alla tradizione. Tutte le informazioni derivanti da queste parti di noi confluiscono nel mondo impercettibile dell’Akasha. Inizialmente la memoria si sviluppò negli esseri umani per immagini e non per concetti (ciò avviene con lo sviluppo del pensiero). Le immagini divenivano il patrimonio di ricordi che costituivano le basi delle azioni circostanziali. In questo modo, l’essere umano ricordava e non rifletteva per agire. La logica non si era ancora evoluta e la relazione con la natura era potente. Non sempre, però, è esistita la memoria: agli inizi dei tempi umani, gli individui esperivano per potere innato, istintivo, per reazione alle informazioni sensoriali. Una volta acquisita la facoltà di memoria, la conseguenza fu il linguaggio che serviva per comunicare le stesse memorie; le parole erano utilizzate solo quando servivano allo scopo, non se ne abusava. Grazie a ciò, la memoria divenne parte integrante della vita sociale attraverso i ricordi e l’esperienza derivante costituì il carattere personale. Si giunse, così, a tramandare le memorie da padre in figlio che si tradusse in un’influenza personale. L’esperienza divenne ricordo della sperimentazione. Ebbero origine le iniziazioni e le tradizioni, non senza conseguenze, in alcuni casi, di egoismo. Si sviluppò una forma primordiale di pensiero logico con dominio sulla personalità perché si realizzano i confronti con relativo avvio al giudizio. Subentrò l’intelletto e l’importanza fondamentale fu rivolta a ciò che persuase il pensiero. Nacque la smania di cambiamento e innovazione nei gruppi sociali con prevalenza delle soddisfazioni personali. Oggi il pensiero, che richiama a memoria, ricordo, esperienza e tradizione, si equivale al potere della forza vitale e all’idea che l’antico sia anche più intelligente. Trovi la puntata completa cliccando qui.
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