3/11/2021 0 Comments Mente conscia e mente inconscia - come agiscono in relazione alla legge di attrazioneFoto di Gerd Altmann da Pixabay Riprendo qui il concetto di pensiero positivo per arrivare a sviluppare il concetto di mente conscia e inconscia relativa alla legge di attrazione. Quindi, facciamo un breve ripasso aggiungendo qualche dettaglio.
Riprendo questo concetto perché è davvero importante, sia per la confusione che si è creata negli anni, sia per la fondamentale utilità del pensiero stesso, come frutto dell’azione mentale che induce la formazione di nuove sinapsi, quindi di azioni diverse. Il pensiero positivo è un filone della filosofia New Age che ha indotto milioni di persone ad agire per il miglioramento di vita personale e delle persone care. Come tutte le idee e concetti, più è divulgato su larga scala e maggiori fraintendimenti, manipolazioni, sfruttamenti per scopi egoici subisce. Da una soluzione ai problemi è diventato un modo per smettere di agire miratamente in direzione di un obiettivo, nella convinzione del tanto basta pensare positivo e tutto si risolve. Cosa assolutamente errata. Pensare positivo è porre attenzione su una parte tralasciando le informazioni che arrivano dai cinque sensi. La macchina biologica è costituita principalmente da tre corpi: il fisico, l’emotivo e il mentale. Pensare positivo è ascoltare le informazioni che giungono alla mente, dimenticando quelle delle emozioni e delle azioni poste in essere in quel preciso istante. Ormai è chiaro che il pensiero positivo è solo un elemento che agisce sulla legge di attrazione. Per semplificare il concetto è come dire che è il disegno della casa, ma non la casa completata. Pensare è il risultato dell’azione mentale. Quando questa è forzata, allora quel pensiero consapevole rimane per qualche secondo, dopodiché interviene il subconscio per far svolgere l’azione meccanica mentale perché più economica; e così ci facciamo sopraffare dai pensieri invece di gestirli noi. Voglio ora scagliare una freccia a favore del pensiero positivo, perché è l’elemento che accende l’immaginazione corretta dell’obiettivo. Immaginando attiviamo i cinque sensi informativi che spingono poi a un’azione mirata. Ora, approfondito tutto questo, come agisce la nostra mente? La perfezione della mente umana è straordinaria! Ha una dote trinitaria: conscia, subconscia e superconscia. Il subconscio permette la sopravvivenza. È costituito dalle memorie, dalle credenze, dai condizionamenti, dall’istinto di sopravvivenza, dalle informazioni che ci appartengono, ma anche quelle che ci siamo attribuiti pur appartenendo ad altri. È suggestionabile, ipnotizzabile, con un ragionamento di tipo infantile, è modificabile. La mente conscia è la parte che si rifà al libero arbitrio. È dotata di ragionamento induttivo, volontà ipnotica ma non è ipnotizzabile; è priva di memoria, comunica con il subconscio per accedere alle memorie. Il superconscio conosce tutto, al quale accediamo per realizzare noi stessi conoscendo i nostri talenti. Ci guida, ma mai ci fornisce risposte. Andiamo ora ad analizzare la natura trinitaria dell’inconscio, e per inconscio si intende sia il subconscio, sia il superconscio, che insieme sono quel famoso 95% di cui abbiamo parlato in questo video. L’inconscio è tutto ciò che è nascosto alla coscienza umana personale. Ha una natura trinitaria: individuale, collettivo ed istintuale. L’inconscio individuale è l’insieme di tutte le esperienze personali dal momento del concepimento all’istante presente. Ha forgiato la personalità e stabilisce chi siamo nel momento presente sia a livello fisico, sia le emozioni che proviamo e, ovviamente, i pensieri che facciamo o dai quali ci facciamo pensare. L’informazione spinge ad agire o reagire tramite l’associazione di idee. L’inconscio collettivo si rifà agli archetipi, alle informazioni e ai messaggi oggettivi. Gli archetipi sono i modelli originali dai quali, poi, origina tutto il resto. Fanno parte dell’inconscio collettivo anche i simboli, cioè tutto ciò che viene messo insieme per convenzione. L’inconscio istintuale è costituito dagli impulsi di tipo animale che si rivelano indomabili e generano emozioni che inducono ad avvicinarci per gioia o ad allontanarci per dolore. L’istinto e l’impulso hanno permesso all’essere umano la continuazione della specie: l’impulso è utile alla sopravvivenza, l’istinto alla vita. Ed è su quest’ultimo che ci dobbiamo focalizzare per attivare le frequenze di realizzazione della nostra vita per come la vogliamo. Voglio ora analizzare il commento di Andrea Benzi che ha lasciato sotto a questo video: “Ciao Serena. La mia domanda è: secondo te se fossimo esenti da credenze limitanti, paranoie, sensi di colpa, ecc… con la legge di attrazione potremmo modificare e governare la realtà come vogliamo a nostro piacimento o comunque abbiamo un percorso o missione da fare e quindi più di tanto non possiamo fare?”. È un commento molto interessante. Nel momento in cui noi abbiamo tolto i limiti, le credenze, i sensi di colpa, il giudizio, il lamento e tutto ciò che ci depotenzia, significa che abbiamo realizzato noi stessi, non ci facciamo più domande su cosa fare, perché le azioni corrette si sviluppano spontaneamente e tutto ciò che attiriamo ci soddisfa, perché abbiamo creato le vibrazioni che ci realizzano, indipendentemente da quello che è il nostro mondo essoterico, perché esso è divenuto esattamente la trasposizione materiale del nostro mondo esoterico. ricordo a tutti che noi non attraiamo ciò che vogliamo, ma ciò che siamo. Nel momento che togliamo i depotenziamenti mentali, emotivi e fisici, ciò che percepiamo è solo costruttivo in direzione dell’obiettivo, della missione o scopo.
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