2/21/2021 0 Comments Origine della legge di attrazioneUna delle richieste più diffuse che mi pervengono da coloro che visionano i miei video, leggono i miei libri o partecipano agli incontri, è l’approfondimento sulla legge di attrazione e tutti mi espongono un disagio nella comprensione o nell’applicazione. Premesso che la legge di attrazione non può essere applicata ma è sempre attiva, considero l’argomento uno dei più controversi per chi intraprende un lavoro su di sé con derivazione di percorsi o letture in stile New Age. Rispetto molto la New Age, ma l’interpretazione confusa di questo argomento ha creato un bel po’ di dissonanze. Cerchiamo di fare chiarezza.
La confusione si è creata in seguito alla commercializzazione di un’idea simile ad uno schiocco di dita che, con il pensiero positivo si possa attrarre a sé come una calamita qualsiasi cosa, persona o evento. È davvero così? NO! O perlomeno, non nei termini che ci sono arrivati attraverso le distorsioni delle leggi universali, di cui la legge di attrazione fa parte, e che sono state ridotte a semplice “pensiero positivo”. Facciamo un passo alla volta. Nel 2006 Rhonda Byrne pubblica un libro e un documentario collegato dal titolo “The secret” portando così a conoscenza del grande pubblico questa straordinaria e potente legge universale, ma non senza creare confusione nei lettori che iniziarono a percepirsi semplicemente come streghe e maghi provetti, confrontandosi con l’amara realtà subito dopo, perché nella maggior parte delle volte si ritrovavano all’insegna di risultati completamente diversi e affermando: “La legge di attrazione non funziona!” Perché questo? Cosa accade a queste persone che praticano la legge di attrazione come fosse una tecnica da imparare? La legge di attrazione non si può imparare, la si può conoscere, comprendere. Una legge mai si riduce a una tecnica da memorizzare; una legge ti appartiene, tu sei quella legge e questo è stato il primo errore in cui sono cadute le persone. Facciamo un paio di passi indietro e iniziamo a comprendere meglio il tutto. Trovare un’origine a ciò è un po’ complicato, ma sembra che il primo a descriverla, anche se con termini differenti, fu Ermete Trismegisto. Infatti, la descrizione come legge di attrazione è pressoché recente e utilizzata oggi a scopo principalmente commerciale perché richiama un archetipo ben preciso. Tornando al tre volte grande Ermete, viene associato da molti studiosi alla figura egizia di Thoth, dio della scrittura, della sapienza, della magia, della matematica e geometria, ma anche del tempo e della luna. Il motto ermetico più diffusamente conosciuto è “come in alto così in basso, come dentro così fuori” e riassume l’essenza di questa legge. È nota anche come legge di analogia e corrispondenza o legge del distacco, secondo le varie filosofie nate nei secoli. Fu Helena Petrovna Blavatsky della Società Teosofica a utilizzare per prima, per lo meno per i documenti che abbiamo visionato, la descrizione “legge di attrazione” in un suo scritto del 1877. La inserì all’interno di un concetto trinitario del tutto. Ogni elemento manifesto è formato da tre forze: attiva o positiva, passiva o negativa, neutralizzante. Secondo la teosofia, la forza positiva è rappresentata dalla legge di sintesi, cioè ogni elemento che esiste è un’unica cosa; mi spiego: la materia è spirito a vibrazione lenta e lo spirito è materia a vibrazione veloce. Essendo la parte attiva, è manifesta con la volontà, ossia un’azione mirata mossa dall’intenzione ed è azionata dallo spirito. La legge di economia, invece, è la parte negativa che adatta tutto al maggior vantaggio col minor dispendio di energia. Essendo la parte passiva, è l’intelligenza, azionata dalla materia. Infine, la forza neutralizzante è la legge di attrazione, che si manifesta nell’amore con azione dell’anima. Qui ci vengono sintetizzati due aspetti fondamentali:
È definita anche come legge di adattamento o di equilibrio. Scopriamo, dunque, altre caratteristiche peculiari:
In sintesi, la legge di attrazione non attrae ciò che vuoi, ma ciò che sei. Prima di concludere, però, voglio ricordarti che la legge di attrazione è una legge e, come tale, è ineludibile e funziona in ogni istante, indipendentemente che tu ne sia cosciente. Non si può attivare e disattivare con tecniche o a piacimento. Il semplice fatto che ti dimentichi del sole fuori, non significa che ha smesso di splendere. La legge di attrazione è nella nostra vita proprio perché esistiamo in questo paradigma. Ecco perché non può essere applicata con tecniche varie. Non c’è un interruttore e non può essere costruita. Per attirare qualcosa di diverso, dobbiamo modificare noi stessi. Ricordati che se ti aspetti un cambiamento dall’esterno per ottenere qualcosa sei sulla strada sbagliata; farai molta più fatica a comprendere come funziona l’universo. Per attirare ciò che vuoi, devi essere tu quello che vuoi spontaneamente e mai per imitazione o forzatura, perché altrimenti attiri falsità. Ti invito a scrivere nei commenti qual è l’aspetto sulla legge di attrazione che meno hai compreso; ne parleremo in un successivo articolo e ti consiglio di rileggere questo articolo quando ti sorgono dubbi, potresti recepire messaggi che prima ti erano sfuggiti. APPROFONDISCI L'ARGOMENTO CON I SEGUENTI CONTRIBUTI
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