Sentiamo spesso parlare soprattutto ultimamente del calcolo fra costi e benefici, e in fondo anche senza questo ultimo periodo ormai un po' tutti siamo abituati a ragionare in questo modo quasi per ogni azione da compiere durante tutto l'arco delle nostre giornate, ma siamo proprio sicuri di fare i giusti rapporti, ma soprattutto le giuste quantificazioni?
Cosa succede ad esempio se sbagliamo o non abbiamo modo di quantificare qualcosa al numeratore o al denominatore? Siamo sicuri che a quel punto le nostre scelte apparentemente così razionali ed ineccepibili rimangano tali? Da ultimo, in cosa e perché ci possiamo distinguere da una qualsiasi macchina o calcolatore se la modalità di ragionamento si limita interamente a una "banale" operazione matematica? La differenza sta nell'esecuzione del calcolo o nella determinazione degli elementi e valori che andranno a formare numeratore e denominatore?
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