1/30/2019 0 Comments Religione e spiritualità![]() La società attuale è immersa in un periodo di caos e confusione. Sono anni che sentiamo parlare di un cambio potente di paradigma e lo stiamo percependo sotto ogni aspetto, dal piano fisico (aumento della frequenza Schumann) allo psicoemotivo (confusione e impossibilità di discernere tra vero e falso), sul piano energetico ed informazionale con il bombardamento continuo di notizie, suggerimenti, messaggi più o meno simbolici... Di questo, ne ha risentito in maniera molto intensa il mondo della spiritualità. Cerchiamo di mettere un po’ di ordine. Il caos è un momento magnifico: è la perdita di ciò che è stato a favore di un nuovo inizio. Perciò, il caos è ciò che si verifica ogni volta che una persona decide di intraprendere una modificazione di se stessa attraverso quel percorso fantastico che si chiama spiritualità. Come dice il nome, è la via utilizzata dallo spirito per comunicare alla personalità (il nostro corpo fisico, le emozioni e l’attività mentale) ciò che l’anima gli trasmette per poter evolvere. Quindi, la spiritualità è il risultato dell’azione dell’anima, la quale è costretta ad abitare un corpo per realizzarsi. Diversa è la via della religione, la quale applica i principi della personalità, invece di quelli animici. La differenza sostanziale tra spiritualità e religione è che la prima è senza limiti, la seconda è dipendente da tempo e spazio, è confinata, è stabilita dagli uomini, che sempre sono inseriti in un contesto, in un periodo storico, in un ambiente, insomma, in un paradigma. Ma perché si passa attraverso una fase di caos? Comprendiamo cosa significa la parola caos. Da www.etimo.it otteniamo una definizione straordinaria. Il caos è una grande voragine, una fenditura, un'apertura, che tutto contiene, ma senza ordine. Quando vado nel caos, nella confusione, mi apro a tutte le possibilità, ma mi rendo impossibilitata a gestirle in maniera organizzata e razionale. In sanscrito la parola significa lasciare andare ed è proprio per questo motivo che mi apro. Nel lasciare andare, faccio anche entrare, proprio come quando si apre la finestra per lasciare ucire l'aria viziata e far entrare l'aria pura. Per alcuni istanti, le due si mescolano, si compenetrano e siamo impossibilitati a discernere tra le due. Ma dopo qualche tempo, ecco che l'aria pura prende il totale possesso dell'ambiente e noi possiamo richiudere la finestra. Ti è chiaro, ora, perché il caos è essenziale per l'evoluzione? Ti faccio un altro esempio: poni caso che tu voglia cambiare la cucina. Ti ritrovi per un periodo di tempo in confusione, in quanto devi togliere gli oggetti dai mobili, eliminare i mobili, fare i dovuti adattamenti alla nuova cucina, inserire i nuovi mobili, mettere gli oggetti all'interno delle ante. Solo ora puoi goderti la cucina, ma nel frattempo hai dovuto evitare di cucinare, eri senza frigo, senza tavolo e sedie. Prova a pensare a come ti sentiresti. Qui scatta il punto essenziale: quel caos lo vivi bene proiettandoti all'obiettivo finale; lo vivi nel disagio proiettandoti nella situazione esterna a te. Torniamo adesso alla nostra trattazione, ma questa pausa era necessaria. Per realizzare il nostro sé più profondo, è necessario il balzo quantico di consapevolezza che siamo coscienza infinita, siamo eterni. Immergendoci in questo, ecco che le nostre azioni sono sempre rivolte magicamente agli obiettivi dell’anima, proviamo costantemente emozioni superiori e la mente smette di mentire, perché diventa uno strumento al servizio del cuore. Per arrivare a questo obiettivo finale, sono necessarie le tappe intermedie, le quali sono spesso ricche di punti interrogativi. Essendone consapevole, tutto magicamente prende senso. Per intraprendere la via della spiritualità è necessario passare da ciò che crea un ego e la religione, nell'ottava bassa del suo significato, è proprio questo, ma prepara la via della vera spiritualità. Comprendendo quello che ci devia possiamo rimanere sulla retta via. La spiritualità è il percorso che ognuno di noi intraprende per conoscere se stesso, perché solo così possiamo riconoscere il Dio che siamo. Religione deriva dal termine ri-legare e ha un'accezione di vincolo, quindi di mancata totale libertà. La spiritualità è la via dell’amore e della gioia, la comprensione di essere potenti oltre ogni nostro limite, proprio perché questi scompaiono. Entrambe sono importanti e necessarie per poter comprendere appieno chi siamo. I miei consigli per approfondire l'argomento: FANNE BUON USO!
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