5/29/2022 0 Comments Risolvere i problemi - MCU 5J.A.R.V.I.S.: Ci sono elementi che non riesco a valutare. Straordinario spunto di riflessione ma, anche, punto di partenza quando ci troviamo di fronte a un quesito, o un problema, di apparente difficile o impossibile soluzione.
J.A.R.V.I.S. e Tony Stark rappresentano le due facce della stessa medaglia, i due emisferi cerebrali: razionale il primo, creativo il secondo; logico il primo, fuori dagli schemi il secondo. Ma facciamo un piccolo passo nel passato di Tony prima di procedere col ragionamento per comprendere meglio il ruolo di J.A.R.V.I.S. Edwin Jarvis era il maggiordomo degli Stark divenuto il mentore di Tony a seguito dell'assassinio dei due coniugi Howard e Maria. Caratteristica del maggiordomo è di riferire dati e fatti in modo oggettivo, oltre a "vedere" le cose dall'alto, posizione privilegiata quando si occupa dei bambini (è, infatti, di statura maggiore). E così Edwin, per Tony, diviene la sua versione digitale e olografica trasformando anche il suo cognome in un acronimo. J.A.R.V.I.S. è quanto di più vicino al cervello umano possa esistere ma il suo ragionamento è logico e razionale, come qualcosa privo di energia vitale; per J.A.R.V.I.S. 1+1 fa 2, ogni elemento è un'entità a sé stante che rimane divisa e limitata a se stessa. Tony Stark, invece, è un genio e il suo è un ragionamento che valuta quanto di più vivo e dinamico possa esistere. La sua creatività è spinta al massimo e per lui 1+1 fa 3, esattamente come dall'unione sessuale di due individui si genera un terzo essere vivente (il parallelismo con l'energia sessuale non è casuale, poiché è l'energia che genera, è la stessa energia che alimenta la creatività quando veicolata in quel senso). J.A.R.V.I.S. è creato da Tony Stark, è il suo alter ego, si completano a vicenda. Tony, grazie a J.A.R.V.I.S. (Just A Rather Very Intelligent System), gestisce la propria creatività, mentre J.A.R.V.I.S. spazia il suo ragionamento logico in termini umani. Ecco, dunque, che comprendiamo come i due aspetti sopracitati siano fondamentali relazionati tra loro nella soluzione dei problemi. Mai partire dagli elementi incomprensibili; è bene iniziare da ciò che si conosce e che è a disposizione. Nella quotidianità, un problema risulta di complicata risoluzione quando il focus è sull'ignoto alimentando, così, l'impossibilità di una risposta utile. Mantenendo l'attenzione su ciò che è noto, diviene più semplice scoprire come riempire gli spazi vuoti e cosa è utile per ottenere l'obiettivo prefissato. Un'altra interessante considerazione è di mettere in comunicazione i due modi di ragionare; ciò permette una migliore soluzione perché i dati a disposizione aumentano potendoli relazionare tra loro, scoprendo molte più possibilità di risposte valide dalle quali estrapolare la soluzione finale. Un consiglio è di non dare per certo o escludere aprioristicamente, ma considerare con tutto lo spettro di opzioni valutandole analiticamente per poi eliminare le inadeguate, mantenere le adeguate e riconsiderare quelle che forniscono un'iniziale risposta "forse". In conclusione, è solo dall'equilibrio dei due emisferi cerebrali che otteniamo le migliori soluzioni. Lo scostamento verso l'uno o l'altro fornisce sempre risposte parziali o incomplete.
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