Foto di PublicDomainPictures da Pixabay L'ultima cena è l'ultimo pasto che Gesù Cristo consuma insieme ai dodici apostoli. Simbolo di comunione, è in questo momento che Egli istituisce l'eucarestia. Essendo l'ultima volta tutti insieme, significa che dalla fine di questa cena ogni apostolo è pronto alla propria missione, come Gesù è pronto a risorgere a vita nuova. Ognuno procederà per la via a esso affidata, gli apostoli si divideranno, ma rimarrà la comunione, ovvero l'unione d'intenti, che è la dodicesima porta della Gerusalemme Celeste che conduce al ritorno alla Casa del Padre, dove Gesù risiederà a compimento della propria opera. Dodici, fine del ciclo e inizio del nuovo.
Viene istituita l'eucarestia. La parola significa riconoscenza, ringraziamento, ed è la penetrazione dell'energia divina attraverso l'assunzione del corpo e del sangue di Gesù, cui divengono il pane e il vino a seguito della transustanziazione, una trasmutazione non materiale ma sostanziale: pane e vino rimangono tali a livello chimico organico, ma la sostanza, l'energia di cui sono formati sono quelle del Cristo. L'eucarestia rappresenta il riconoscimento della divinità che siamo in sostanza. Il pane e il vino accompagnano l'iniziato fin dalla nascita. Gesù nasce da una vergine, la costellazione Virgo detta anche casa del pane, significato che spetta anche alla città di Betlemme. Il pane e il nutrimento spirituale, l’essenziale. È noto come il pane sia, sul piano materiale, il nutrimento di base, il fondamentale, l’alimento che, per millenni, ha sfamato i popoli del mediterraneo. Il pane rappresenta ciò che ci serve ed è l'effetto finale della trasformazione del grano, simbolo materiale del sole, cereale collegato alla domenica, giorno dedicato appunto alla nostra stella, giorno in cui Gesù risorge. È anche curioso conoscere che il grano, mantenuto in chicco intero o spezzato, aumenta l’energia vitale quando cotto; grano e patata sono gli unici alimenti ad avere questa caratteristica. Il pane, per la sua essenzialità nel produrre vita, ricorre nei miracoli del Maestro e nei suoi insegnamenti. Il vino è la bevanda sacra, tanto più che Gesù annuncia che Egli ne berrà solamente quando sarà compiuta la sua opera, perché ne sarà degno. Rappresenta la perdita di sé quando se ne abusa, ecco dunque il motivo per cui è destinato alla divinità, poiché ne sa fare un utilizzo corretto. L'età del vino è la terza era dell'evoluzione umana, quando gli insegnamenti fermentano per divenire successivamente l'uomo stesso, il suo sangue (quarta era). Un evento particolare della cena è degno di approfondimento. In Giovanni 13,27 leggiamo: Gesù quindi gli disse: «Quello che devi fare fallo al più presto». Qui Gesù si riferisce a Giuda, dopo avergli dato il boccone. Più che un tradimento, sembra che Giuda stia attuando un piano concorde con Gesù. Ci vuole un'anima potente per svolgere questo compito estremamente importante perché Gesù possa giungere alla resurrezione. Mi ricorda molto il parallellismo con la saga di Harry Potter, dove Severus Piton esegue l’ordine di Albus Silente di ucciderlo per permettere ad Harry di compiere il suo destino e, soprattutto, salvare Draco Malfoy da un terribile destino. Ma il professor Piton diverrà il “cattivo”, finché un’azione ben specifica lo scagionerà. Il professor Piton stava svolgendo una precisa indicazione del signore che aveva scelto di servire: Albus Silente. Lo stesso dicasi per Giuda. Durante l'ultima cena, Gesù lava i piedi agli apostoli. I piedi ci indicano la direzione, ci portano avanti e sono simbolo di radicamento, di radici e basi solide. Sono davanti a rappresentare che chi avanza evolve. Lavarli è purificazione, il rendere sano e chiaro ciò dal quale tutto si diparte, poiché è dai piedi che tutto ha inizio e questo è un nuovo inizio. Si dice sempre che ogni missione, obiettivo e progetto comincia con il primo passo, ma esso dev'essere chiaro e consapevole.
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