5/27/2020 0 Comments Felicità... Una vita a coloriFoto di Marek Studzinski da Pixabay I nostri occhi sono pervasi costantemente dai colori che ci circondano e, aprendoli, ci donano sensazioni meravigliose.
Nella mitologia indiana l’uomo e la donna nascono dagli occhi della divinità. Essa li possiede di due colori diversi: blu e rosso. Dall’occhio blu nasce la donna, dal rosso nasce l’uomo. Nella genesi dell’umanità i colori hanno un ruolo fondamentale. In questa era per l’umanità, la vista è il senso maggiormente sviluppato e permette di godere appieno dell’armonia che ci infondono i colori di tutto ciò che appartiene al nostro ambiente. Secondo alcune tradizioni esoteriche, noi siamo la Razza Ariana, ossia la quinta Razza Radice. Dopo la Protoplasmatica, l’Iperborea, la Lemuriana, l’Atlantidea, ci siamo noi a rendere equilibrata la vita sul Pianeta Terra. Grazie alla vista possiamo acquisire conoscenza, in quanto permette il riconoscimento della fisicità, dei colori, dei simboli e della realizzazione del sé. Ecco, allora, l’importanza dei colori nella nostra vita, che invitano a discernere il tipo di energia che vogliamo sviluppare in un preciso momento. I colori sono l’anima di tutto ciò che è manifesto. Che senso avrebbe una realtà senza di essi? Sono gli elementi che prima di tutto ci invitano a discernere tra bellezza e mediocrità, tra normalità e perfezione, tra apatia e straordinarietà. In qualsiasi luogo in cui ci troviamo, il primo impatto è quello visivo, seguito dall’olfattivo, l’uditivo e, poi, gli altri. L’importanza dei colori è davvero unica per rendere gioiosa la nostra esistenza su questo Pianeta. COS’È IL COLORE? Johnny Depp (Alice in Wonderland): «La gente vede la follia nella mia colorata vivacità e non riesce a vedere la pazzia nella loro noiosa normalità!». Alda Merini: «I colori maturano la notte». Edward Weston: «A colori si possono esprimere certe cose che non possono essere dette in bianco e nero». Il significato di colore è la forza che fa nascondere (l’essenza di una cosa). In effetti, se ci pensiamo bene, il colore è esattamente questo, in quanto vengono assorbite tutte le frequenze tranne quella che noi percepiamo a livello visivo come un determinato colore. Quindi, il colore è ciò che fa da scudo alla vera essenza di ogni cosa manifesta nel nostro paradigma. I colori sono frequenze elettromagnetiche che rientrano nel campo del visibile e, paradossalmente, non esistono oggettivamente. Comprendiamo questa situazione con una descrizione interessante. Ogni colore vibra ad una propria frequenza. I colori sono tanti quante sono le frequenze del visibile, ossia, praticamente un numero infinito. In biofisica il colore viene definito come la percezione visiva generata da segnali nervosi che i fotorecettori della retina inviano al cervello tramite l’assorbimento di radiazioni elettro-magnetiche dello spettro visibile della luce del sole. Il colore esiste solo a livello dell’occhio. I colori sono manifestazioni energetiche comprese tra le frequenze dell’infrarosso e quelle dell’ultravioletto, entrambe non percepibili dall’occhio umano, come i raggi X, i raggi gamma, le microonde e le altre frequenze derivanti dal cosmo. Quindi, le frequenze percepite sono racchiuse in una stretta fascia di appartenenza, compresa tra circa i 380 e i 780 nm (nanometri): - Rosso: 627 nm – 780 nm; - Arancione: 589 nm – 627 nm; - Giallo: 556 nm – 589 nm; - Verde: 495 nm – 556 nm; - Blu: 436 nm – 495 nm; - Violetto: 380 nm – 436 nm. È interessante conoscere che i colori vengono percepiti in maniera soggettiva, nonostante le frequenze siano identiche per tutti e, soprattutto, le tonalità poste tra due colori di riferimento dello spettro visibile. I colori influenzano la nostra sfera emotiva e psicologica, anche grazie all’effetto di associarli a manifestazioni della vita reale sperimentata ogni istante. È grazie a questo che nasce la cromoterapia. Quando un raggio di luce colpisce una superficie, tutti i colori vengono assorbiti, eccetto uno, quello della frequenza dell’oggetto colpito. Questa frequenza respinta viene elaborata dall’occhio che gli dà una vera e propria connotazione fisica, come abbiamo detto precedentemente. I colori possono essere: - Cromatici: hanno una tonalità; - Acromatici: bianco (comprende tutte le tinte), nero (assenza di tutte le tinte), grigio (mescolanze di tinte tra il bianco e il nero). Per comprendere a fondo come avviene la visione dei colori è necessario conoscere l’indice di riflessione, che è la percentuale di energia incidente sulla superficie. Esso va da 0% a 100% dal passaggio dal nero al bianco. Lo spettro visibile prevede in successione i seguenti colori: - Viola: normalizza le funzioni corporee; - Blu: rilassa, infonde sicurezza; - Verde: rilassa, rassicura; - Giallo: tonifica; - Arancione: stimola; - Rosso: azione impulsiva; - Bianco: respinge tutte le vibrazioni cromatiche; - Nero: assorbe tutte le vibrazioni cromatiche. Nell’antichità sembra ci fossero poche definizioni per i vari colori, in quanto impercettibili all’occhio. Ciò era dovuto ad una primitiva evoluzione della retina umana. Inizialmente si distinguevano il bianco e il nero, cioè la luce e l’oscurità. Gradualmente, poi, si è sviluppata una maggiore sensibilità cromatica, prima percependo il rosso, poi l’arancione, il giallo, il verde, l’azzurro e il viola. Quando un bambino nasce e apre gli occhi per la prima volta, il primo colore che percepisce è il rosso; mano a mano che i giorni passano, aumenta la sensibilità dei recettori visivi e inizia a distinguere tra i vari colori. Colori e curiositàNell’antichità erano quattro i colori con i quali si descrivevano gli oggetti, grazie all’associazione di ciò che rendeva, e rende tuttora, vitale. Questi colori erano: il rosso associato al sangue, il blu associato al cielo, il verde associato alla natura e il giallo associato al sole. I Greci indicavano quattro colori fondamentali riferiti agli elementi che costituiscono il tutto manifesto: il rosso associato al fuoco, il verde associato all’acqua, il bianco associato all’aria e il nero associato alla terra. Anche psicologi, pensatori e pittori hanno fornito le loro descrizioni e associazioni dei colori. Carl Gustav Jung associava il colore alle funzioni dominanti: il rosso alla passione, il verde alla sensazione, il giallo all’intuizione, il blu al pensiero. Goethe era un grande appassionato di conoscenza e approfondì la trattazione dei colori. Così li ha definiti: il verde è semplicità, in quanto è equilibrato e statico; il giallo dona calore; il blu è contraddizione; il viola è integrazione degli opposti; il marrone è connessione con la terra. Rudolf Steiner e i coloriInteressante è la teoria sui colori di Rudolf Steiner, fondatore dell’Antroposofia. Egli creò le Camere Terapeutiche Colorate, all’interno delle quali si praticava il riequilibrio energetico tramite l’utilizzo delle frequenze dei colori. La sua terapia sui colori era basata su principi spirituali e si ispirò alla Teoria dei Colori di Johann Wolfgang Goethe, il quale sosteneva che i colori erano l’incontro della luce con le tenebre. Per Rudolf Steiner esistevano sette colori esoterici divisi in due categorie: - I colori Splendore; - I colori Immagine. I colori Splendore sono tre: - Il rosso: lo splendore del vivente; - Il giallo: lo splendore dello spirito; - Il blu: lo splendore dell’anima. I colori Immagine sono quattro: - Il bianco: l’immagine dello spirito; - Il nero: l’immagine di quello che è morto; - Il fior di pesco: l’immagine dell’anima; - Il verde: l’immagine di quello che è vivo. I colori sono espressione delle forze divine agenti nel cosmo sui diversi livelli dei regni della natura. I colori Immagine non sono quello che davvero è il colore dell’elemento, ma il colore della sua essenza in eterico. In effetti, quella che noi vediamo è la frequenza non assorbita dall’oggetto, perciò non lo è a livello fisico. I colori Splendore rappresentano il lato esteriore dell’essenza. #lefelicitaneicolori #essenzadeicolori #vitacolorata
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