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10/24/2020 0 Comments

I sette raggi e le iniziazioni

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Foto di Gerd Altmann da Pixabay
LA GRANDE INVOCAZIONE
Dal punto di Luce entro la Mente di Dio
Affluisca luce nelle menti degli uomini,
Scenda Luce sulla Terra.
Dal punto di Amore entro il Cuore di Dio
Affluisca amore nei cuori degli uomini.
Possa Cristo tornare sulla Terra.
Dal centro ove il Volere di Dio è conosciuto
Il proposito guidi i piccoli voleri degli uomini;

Il proposito che i Maestri conoscono e servono.
Dal centro che vien detto il genere umano
Si svolga il Piano d’Amore e di Luce
E possa sbarrare la porta dietro cui il male risiede.
Che Luce, Amore e Potere ristabiliscano il Piano sulla Terra.

La teoria ilozoistica sostiene che tutto ha vita: gli ATOMI vivono nelle MOLECOLE; le MOLECOLE vivono in una CELLULA; una CELLULA vive in un ORGANO; un ORGANO vive in un ORGANISMO (umano, animale, vegetale, minerale). Il termine ilozoistico deriva da due parole greche: hyle (materia) e zoe (vita), perciò ne deduciamo che tutta la materia (visibile e oscura) è vita. Secondo questa straordinaria teoria, vi è solo organico e non inorganico, poiché è impossibile che da qualcosa di inorganico (i vari atomi e molecole) si generi qualcosa di organico, ovvero vitale. Tutto ciò che vive è dotato di coscienza, anche se a diversi livelli, quindi tutto è coscienza.
Partendo dal presupposto che tutto è vita ed essendo che la materia è un aggregato di atomi, comprendiamo perfettamente come lo spazio cosiddetto vuoto dell'atomo sia invece l'insieme delle informazioni vitali.
L'essere umano essendo costituito di materia e vita è un essere dotato di coscienza; è inserito all'interno di questo sistema vitale. Come sia possibile la vita rimane il più grande mistero universale, ma essa esiste ed è il dono più meraviglioso che Dio ci ha fatto, è lui in noi.

La vita sulla Terra inizia qualche miliardo di anni fa e, evoluzione dopo evoluzione, si è generato l'essere umano.
La trattazione delle Razze Radice della Società Teosoficawww.youtube.com/watch?v=Agnytdquh6o&t=1879s è molto affascinante e completa. Ne voglio qui descrivere una sintetica esposizione.
Tutto parte da un aggregato di energie che diviene un essere ectoplasmatico; piano piano questo essere si addensa sempre più e si forma l'essere umano come noi lo conosciamo oggi. Queste evoluzioni sono divise in sette macro razze, le Razze Radice, appunto, e ogni razza è divisa in sette sottorazze. Queste sette razze sono, in ordine di formazione:
1° La razza Protoplasmatica
2° La razza Iperborea
3° La razza Lemuriana
4° La razza Atlantica
5° La razza Ariana, l’attuale, composta da tutte le etnie presenti
6° La futura razza, in incipiente formazione
7° L’ultima razza, cioè il Perfetto Uomo-divino.

La prima Razza Radice - protoplasmatica
La prima razza radice è la “Protoplasmatica”. Si sviluppò nelle zone oggi occupate da Groenlandia, Islanda, Norvegia, Svezia ed estremo nord della Siberia. Questa estensione venne denominata “Isola Sacra e Imperitura”, poiché il suo destino era quello di durare dall’inizio alla fine dell’intero ciclo cosmico. Essa è stata la culla del primo uomo e sarà la dimora dell’ultimo mortale divino, della settima razza radice. Molto poco si può dire tuttavia di questa terra misteriosa e sacra, se non che essa esiste ancora oggi, ma solamente nello stato eterico, nei piani sottili della quarta dimensione.
La razza che l’abitava non era ancora umana, non aveva l’involucro fisico ed era costituita di materia eterica. In quell’epoca il mondo si trovava in uno stato di fusione e aveva un’atmosfera gassosa. Questi corpi di enormi dimensioni si ammucchiavano insensibili e passivi, mentre una rudimentale coscienza poteva appena lievemente influire in loro. Erano dotati di un’apertura nella parte superiore del corpo, attraverso la quale si proiettava una specie di organo di orientamento (che più tardi evolverà nella ghiandola pineale), che segnalava loro i luoghi pericolosi o il calore eccessivo.
Era una razza che galleggiava e scivolava sull’ambiente, senza collocarsi ancora sul suolo caldo e umido della Terra; essa era evoluta nelle dimensioni Superiori della natura e del cosmo, e finalmente si era cristallizzata anche sul suolo terrestre, dopo molti processi evolutivi. Di questa razza-radice non si può dire che avesse delle sottorazze definite, piuttosto è più corretto affermare che passò per sette diverse tappe di crescita. I primi corpi costituiti erano androgini, ossia senza caratteri sessuali e con solamente due funzioni ben definite: l’alimentazione e la respirazione. Quindi tutta la coscienza era polarizzata in queste due attività principali.
In un periodo successivo è possibile osservare la comparsa dei sensi fisici, che si svilupparono in un lungo arco temporale: dapprima compaiono la vista, l’udito, l’olfatto, e solo più tardi il gusto ed il tatto. I sensi permisero la comunicazione della vita Interna con l’esterno, la possibilità di percepire e sperimentare l’ambiente e di influenzarlo. Verso la fine della settima sottorazza, della prima razza-radice, l’essere umano possiede ormai un contorno definito e strutturato, ma ancora molto rozzo e sproporzionato.

La seconda Razza Radice - iperborea
La seconda razza-radice è la “Iperborea”. Si sviluppò negli stessi luoghi della precedente, ma si estese fino all’attuale Inghilterra. A quell’epoca, in quei luoghi il clima era tropicale e con una lussureggiante vegetazione. Le prime sottorazze della seconda razza-radice possedevano ormai certi profili semi-umani. Questi esseri fluttuavano, scivolavano ed ascendevano sugli splendidi boschi tropicali, incominciando a sviluppare il germe dalla sensibilità e a sperimentare certe modificazioni emozionali, nella coscienza embrionale che si andava strutturando. È il primo sintomo di coscienza sensitiva che si eleva al di sopra della rudimentale coscienza fisica. All’epoca della quarta-sottorazza, il corpo fisico appare molto più stilizzato benché ancora gigantesco, raggiungendo altezze di tre o quattro metri. L’ambiente circostante è molto ostile e il corpo dell’uomo deve essere straordinariamente forte, per sopravvivere alla spaventosa lotta quotidiana contro gli elementi e gli enormi, aggressivi animali, soprattutto rettili, che si disputano il territorio.
La sensazione costante del pericolo induce gli uomini ad avvicinarsi tra loro. Si vanno così costituendo nuclei e piccole comunità estremamente primitive e rozze, dove impera la legge del più forte, e dove gli individui che ne fanno parte si nutrono delle carcasse degli animali morti, ma all’occorrenza anche dei corpi dei loro simili. Durante le ultime tappe di questa razza, la colonna vertebrale si è ormai verticalizzata e l’uomo può ormai erigersi e camminare.

Si può dire che durante le due prime grandi razze-radice apparse sulla Terra, si crearono le sfumature fisiche ed emozionali dell’umanità. L’aspetto mentale apparirà solo più tardi, grazie all’azione diretta di esseri extraplanetari altamente evoluti, denominati “Signori della Fiamma”, i quali inocularono nell’uomo il germe del pensiero. L’uomo propriamente detto, come essere superiore ed intelligente, apparirà solo con la terza razza-radice, la cosiddetta “razza Lemuriana”.

La terza Razza Radice - lemuriana
In tempi preistorici, si sviluppò un enorme continente. La razza che abitava quei luoghi, era costituita da individui ermafroditi di alta statura, con fronte bassa, naso piatto, mandibola saliente e pelle scura. Fino all’epoca della terza sottorazza lemuriana, gli uomini possedevano un unico occhio in mezzo alla fronte e due occhi posteriori, che però si trasformarono in veri e propri organi di visione solo durante la successiva razza-radice, la razza atlantica. Alla fine del periodo lemuriano, l’uomo incominciò a sviluppare una solida struttura ossea, mentre la separazione graduale dei sessi, fu un processo molto lento.
Per quanto riguarda la riproduzione, durante la terza e quarta sottorazza, l’individuo – essendo ermafrodito e possedendo entrambi gli organi sessuali, maschile e femminile – si riproduceva mediante il sistema di gemmazione, cioè eliminando periodicamente dalle ovaie un ovulo, che giaceva e cresceva all’interno dell’individuo stesso, fino al momento della nascita. L’atto sessuale non esisteva ancora, perchè ogni essere era completo in sé e indipendente. Solo verso la fine del periodo lemuriano e all’inizio della successiva razza atlantidea, con la separazione definitiva dei sessi, si generò anche l’atto sessuale.
Un fatto di grande rilevanza per il processo evolutivo dell’uomo, avvenne al tempo della quinta sottorazza lemuriana, con l’arrivo sul pianeta Terra, di esseri extraplanetari chiamati “Signori della Fiamma”. A quell’epoca gli uomini erano ormai pronti a ricevere l’impulso o principio mentale, ossia quell’elemento che contraddistingue sostanzialmente l’uomo dall’animale. I “Signori della Fiamma” agirono quindi proiettando la scintilla mentale negli uomini e svegliando in loro l’intelletto.
Da quel momento in poi si avviò il processo di individualizzazione dell’uomo, che avrebbe portato nel tempo alla creazione dell’individuo, propriamente detto. Il primo passo in questa direzione fu la formazione di un cervello in grado di accogliere la mente, cosa che avvenne come conseguenza della separazione dei sessi.
Essendo maghi di nascita, l’evoluzione dei lemuriani si incentrava soprattutto nella conquista di conoscenze materiali. I “Signori della Fiamma” quindi insegnarono agli uomini le Leggi della Natura ed i fatti relazionati col livello fisico della materia, fortificando al contempo in loro, gli aspetti della volontà e della memoria. Man mano l’uomo sviluppava la mente e l’intelletto e incominciava a prendere le proprie decisioni.

La quarta Razza Radice - atlantidea
L’apparenza dei primi atlantici era molto distinta dall’attuale e molto simile a quella degli ultimi lemuriani, loro diretti precursori. Gli occhi erano piccoli e le orecchie si collocavano più indietro nella testa rispetto alla conformazione attuale. Avvenne che durante la terza razza lemuriana l’uomo fu prematuramente dotato di una individualità con la quale non sapeva come comportarsi. I successivi errori commessi per mancanza di maturità e di caratteristiche appropriate, generarono una massa di karma, che fece posporre l’entrata in vigore del nuovo impulso Cristico fino alla seguente epoca “Ariana” (l’attuale). Ed anche in essa tuttavia, il messaggio Cristico non fu correttamente assimilato dall’umanità.
I corpi sottili interni non risultavano ancora ben allineati tra loro come risulta attualmente, e come conseguenza di quello scostamento, il loro potere di percezione era molto più preciso nei piani sottili che nel livello fisico. Gli atlantici non percepivano con chiarezza i contorni delle cose. Potevano captare la forma eterica ed astrale di ciò che li circondava, ed identificare quindi in maniera inequivocabile gli attributi di tutto ciò con cui si relazionavano. Solo nell’ultimo periodo atlantico si ottenne la perfetta coscienza del piano fisico, ma a costo della perdita di percezione dei piani più sottili, cosa che lasciò l’uomo più indifeso ed esposto all’ostilità del proprio ambiente.
Al principio gli atlantici possedevano una memoria appena abbozzata, che aveva permesso loro di esprimere già dei sentimenti di tipo artistico e spirituale. Grazie allo speciale vincolo dei primi atlantici con le forze della natura, i suoni da loro emessi, come già succedeva nei Lemuriani, agivano su cose ed esseri designati. Era un linguaggio dotato di un potere reale in grado di esercitare un effetto curativo, di stimolare la crescita delle piante o anche di domare un animale selvaggio. Tuttavia nelle successive sottorazze questa capacità andò dissolvendosi.
Più avanti gli uomini incominciarono a prendere coscienza di sé stessi come entità autonome e separate e con ciò venne anche l’autostima ed il germe dell’orgoglio personale. Si stabilì un rudimentale culto della tradizione e una primordiale memoria e coscienza di gruppo. Apparvero l’ambizione e l’orgoglio, basati sul potere personale e sulle facoltà che questa razza possedeva nell’utilizzare le forze della natura. La quarta sottorazza di Atlantide, fu la più degenerata, in essa fruttificarono infatti i primi semi del male e la paura della morte, che è una delle più grandi distorsioni della Verità Divina.
Tutte le aberrazioni ebbero in questo oscuro periodo un completo sviluppo. I sacrifici umani divennero una pratica generalizzata. Sugli ultimi resti di terra di Atlantide, apparve quindi la quinta sottorazza, detta “semita”, la quale gettò le fondamenta per la successiva razza-radice, “Ariana”. In questo periodo la mente incominciò a svilupparsi in maggior misura di prima, per cui ora prima di procedere a soddisfare immediatamente un certo impulso, l’uomo cercava di capire se quell’azione fosse appropriata o avrebbe potuto causargli invece qualche danno. Le motivazioni continuavano ad essere essenzialmente egoistiche, ma adesso venivano vagliate dal controllo della mente. 

La quinta Razza Radice - ariana
La Quinta Razza, quella presente sulla Terra, è quella uscita malconcia , ma salva, da una catastrofe procurata. Una Razza che si avvaleva di alleanze e patti con gli Dei, visti i precedenti e fallimentari tentativi; una Razza presumibilmente mista ad incroci con le stesse Divinità per cui potrebbero essere sorte due Stirpi: una direttamente apparentata con gli Esseri superiori ed una prettamente terrestre.
Su questo pianeta hanno convissuto contemporaneamente più razze e più specie, come del resto affermano anche le pietre di antichi reperti, in cui viene descritto che convivevano sulla terra più specie sia umane che di tipo rettiloide. Non sappiamo chi ha creato le une e chi le altre, o se sono gli stessi, e per quali fini, sappiamo da molti resoconti storici, che vi sono state delle guerre combattute, sia tra gli atlantidei stessi, divisi in fazioni, sia atlantidei con altre specie sulla terra, sia guerre tra entità dimensionali.
Noi sappiamo che molte di queste specie sono sopravissute fino ai giorni nostri, e vivono all’interno della terra in una dimensione diversa dalla nostra, (la terra cava), dove si sarebbero rifugiati prima della grande catastrofe, anche gli atlantidei rimasti fedeli alla luce, formando il regno di Agartha, insieme al consiglio dei 10 saggi, che governava atlantide, formato da esseri di altre dimensioni, tra di essi vi è il re del mondo, Melchisedec. Essi sono i guardiani dell’evoluzione umana, e attendono la fine del ciclo previsto per risalire in superficie e ripristinare il regno della luce. Ci sarà una sesta razza sulla terra, ma questa volta non sarà modificata geneticamente, ma i maestri delle stelle, ritornando riattiveranno alcune funzioni dell’uomo, funzioni psichiche e spirituali, che sono state bloccate o ridotte a suo tempo, perché ancora non era pronto.

L’umanità si appresta a finire un grande ciclo cosmico, e sarà ora pronta a definire un nuovo percorso, caratterizzato non più dalla dualità, ma di pace e di amore, in cui tutti gli esseri ritorneranno all’uno originario.
Solo i destinati potranno accedere a questo nuovo orizzonte: chi non avrà una certa struttura spirituale, sarà annientato con lo stesso mondo disumano che ha alimentato e sostenuto. Sono questi i figli degli uomini, i figli dell’oscurità, che periranno insieme ai loro padroni, coloro che credono di avere il potere su questo pianeta.

La sesta e la settima Razza Radice sono sconosciute, poiché di futuro avvento, quindi nulla ci è possibile conoscere.

Collegate alle Razze Radice vi sono le energie dei sette raggi, ovvero influenze cosmiche molto potenti nella nostra vita. Ogni Razza Radice è caratterizzata da un raggio in particolare (ma tutti sono sempre attivi). Comprendere l’energia dei 7 raggi, è comprendere la fisiologia dell’universo.  L'essere umano conosce molto bene l’anatomia. La scienza dei Sette Raggi appartiene all’insegnamento teosofico che concepisce l’intero Universo ordinato e strutturato da 7 grandi qualità archetipali provenienti da Dio (“Colui del Quale Nulla si Può Dire”). I 7 Raggi sono l’espressione della settuplice natura divina e non esiste nulla nel Creato che non sia plasmato da uno o più di questi Raggi.
Secondo la società Teosofica, l’energia dei 7 Raggi origina dalle 7 stelle dell’Orsa Maggiore, che è la  manifestazione esteriore dei sette centri della testa di “Colui del Quale Nulla si Può Dire”. La luce dei Raggi viene, quindi, focalizzata attraverso la stella Sirio, detta anche “Stella del Cane” o “Stella di Mercurio” o “Stella di Buddha”, e raggiunge la Terra passando attraverso la costellazione specifica dell’era in corso, che nell’epoca attuale è l’Acquario. Ogni Raggio è correlato ad uno dei 7 pianeti della tradizione astrologica, ad uno dei 7 chakra maggiori , ad una delle 7 note, alla scala cromatica, e così via… Ogni cosa può essere riportata a questi sette archetipi fondamentali!
I raggi si dividono in:
-Raggi maggiori o “di sintesi”: 1°, 2° e 3° Raggio
-Raggi minori o “di attributo”: 4°, 5°, 6° e 7° raggio
I primi 3 Raggi rappresentano la “Trinità” Divina. Ciascuno dei Raggi minori rappresenta uno dei quattro regni di Natura:
-il mondo minerale corrisponde al 7° Raggio
-il vegetale al 6°
-l’animale al 5°
-l’umano al 4°
Un approfondimento dell’argomento lo si trova nel Trattato dei Sette Raggi di Alice Bailey, scritto mediante scrittura automatica (canalizzazione del Maestro Asceso “il Tibetano”).

Si accede ai Regni superiori per iniziazioni successive:
-piano 7 Divino o Logico
-piano 6 Monadico
-piano 5 Atmico
-piano 4 Buddhico
-piano 3 Mentale – suddiviso in Superiore e Inferiore
-piano 2 Emotivo o Astrale
-Piano 1 fisico

La psicologia dei 7 raggi
Oracolo di Delfi: Uomo conosci te stesso e conoscerai l’universo e gli dei.
Gli insegnamenti dei sette raggi ci indicano la natura dell’uomo, fisica, materiale, scientifica, ma anche occulta e spirituale. Indica il piano divino degli atomi, cellule, pianeti, galassie, umanità.

Da I SETTE RAGGI di Douglas Baker
La psicologia dei sette raggi è per pochi. È per i pochi che, sparsi in tutto il mondo, sono molti. È per coloro che cominciano a soffrire di «divina inquietudine». Per divina inquietudine non intendo il senso di rivolta contro le circostanze in cui ci si trova, contro il proprio dharma o il proprio karma. Né mi riferisco all’incapacità di accettare le ferite inferte dalla vita o all’insoddisfazione derivante dal non aver realizzato le proprie aspirazioni materiali.
Parlo qui per i pochi, i pochissimi, che in questa o in altre incarnazioni hanno conosciuto tutti i dolori e tutte le gioie della vita, che, in molti casi potrebbero, se così volessero, e talvolta lo vogliono, stare al vertice di qualunque professione o arte e che pure continuano a sentire l’irrefrenabile impulso interiore ad andare oltre.
La psicologia dei sette raggi si rivolge a coloro che non sentono più il bisogno di ricercare nuove soddisfazioni materiali per raggiungere una temporanea pace della loro mente. Essa insegna come sottrarsi all’irretimento della vita materiale, senza perdere il potere, l’amore e lo spirito di sacrificio, distillati nelle lotte di molte vite terrene. 
Non è per coloro che ancora non hanno fatto tutte le loro esperienze, ma per quelli, che pur avendole fatte, continuano la loro ricerca. Non ci richiede di ritirarci dalla prima linea, sulla quale combattiamo per servire l’umanità, ma ci fornisce i mezzi necessari per vivere pienamente nel regno della natura in cui si svolge la nostra lotta, proprio mentre ci equipaggiamo per la vita più elevata che esiste nel mondo interiore.

L’energia dei 7 raggi spiega le 3 leggi cosmiche: Sintesi, Attrazione, Economia.
Sintesi
È la legge che dimostra che tutte le cose esistenti - astratte e concrete - sono una cosa sola.
La Legge di Sintesi si riferisce al rapporto (spirito-materia), che Helena Petrovna Blavatsky così definisce: la materia è spirito al suo punto di manifestazione più basso e lo spirito è materia al suo punto più alto. Si riferisce a ciò che noi definiamo positivo. Governa lo spirito. Riferisce alla volontà.
Attrazione
È la legge fondamentale di tutta la manifestazione e la legge più importante di questo sistema solare. Si potrebbe chiamare anche la Legge di Adattamento o di Equilibrio, poiché condiziona quell'aspetto dei fenomeni elettrici che chiamiamo neutro. È ciò che produce la realizzazione dell'autocoscienza; trae tutte le forme di vita all'autopercezione. Governa l’anima. Riferisce all’amore.
Economia 
È la legge che adatta nel modo più vantaggioso e col minimo dispendio di forza tutto quanto riguarda l'evoluzione materiale e spirituale del cosmo. Rende perfetto ogni atomo di tempo ed ogni periodo eterno; porta tutto innanzi col minimo sforzo possibile, col giusto adattamento di equilibrio e con la giusta frequenza di ritmo. L'ineguaglianza del ritmo è in realtà un'illusione del tempo, e non esiste nel centro cosmico. Si riferisce al nostro concetto di negativo. Governa la materia. Riferisce all’intelligenza attiva.


I SETTE RAGGI IN SINTESI

1° Raggio – VOLONTÀ E POTERE
Settima razza radice – Segno: Ariete Leone – Pianeta: Urano - Maestro: El Morya - Nota: DO - Senso: Tatto - Piano: Atmico - Chakra: Sahasrara - settimo chakra – ghiandola pineale - Colore Rosso - Ritiro: Darjeeling - Manifestazione dall’immanifesto. Il divino impulso a esistere. L’essere esiste perché esiste la volontà.
Rappresenta la volontà e il potere dell’Anima. Corrisponde all’energia del pioniere che dà inizio a nuove attività evolutive. La sua forza è immensa ed è in grado di distruggere tutto ciò che deve essere trasformato e trasmutato (distrugge le forme cristallizzate). Le persone che appartengono a questo Raggio sono dei leader naturali, monaci guerrieri, ambiziosi, generalmente amati o odiati.
Virtù: forza, coraggio, risolutezza, onestà per mancanza di paura, capacità di comando, larghe vedute, affrontare i problemi, organizzazione di uomini e progetti.
Vizi: orgoglio, ambizione, ostinazione, durezza, arroganza, desiderio di controllo, irascibilità, prevalenza della volontà.
Virtù da sviluppare: tenerezza, umiltà, compassione, tolleranza, pazienza.
Arcangelo Michele: difensore di potere, fede, protezione.
Lavori: governanti o dirigenti.

2° Raggio – AMORE E SAGGEZZA
Sesta razza radice – Segno: Gemelli Pesci Leone – Giove e Nettuno - Maestro: Lord Lanto - Nota: SOL - Senso: Intuito - Piano: Logoico - Chakra: Anahata, quarto chakra – ghiandola timo - Colore: Indaco - Ritiro: Montagne Rocciose
È il Raggio del nostro Sistema Solare, si basa sull’amore e sul desiderio verso la conoscenza pura e la verità assoluta. Le persone appartenenti al 2° Raggio possono essere molto caritatevoli ed orientate al servizio, ma devono imparare a distinguere tra il Vero amore e l’attaccamento possessivo. È anche il Raggio di chi insegna, della guida, del guaritore, e degli operatori sociali e umanitari.
Virtù: calma, forza, pazienza e resistenza, amore per la verità, fedeltà, intuizione, intelligenza viva, temperamento sereno.
Vizi: studio eccessivo, freddezza, indifferenza, disprezzo delle limitazioni mentali altrui.
Virtù da sviluppare: amore, compassione, altruismo, energia.
Arcangelo Jofiel: difensore di illuminazione e saggezza.
Lavori: insegnanti o studenti.

3° Raggio - INTELLIGENZA ATTIVA
Quinta razza radice (non sul sentiero)– Segno: Bilancia Cancro Capricorno – Pianeta: Saturno - Maestro: Paolo il Veneziano - Nota: FA - Senso: Vista - Piano: Mentale - Chakra: Visuddha, quinto chakra – ghiandola tiroide - Colore: Verde - Ritiro: sud della Francia
È il Raggio del pensatore astratto, del filosofo e del metafisico; l’influenza di questo raggio arriva a generare effetti fino al piano della materia grazie all’ingegno mentale, ma non a un’attitudine manuale. Appartengono a questo Raggio industriali, finanzieri, architetti, costruttori, organizzatori, coloro che ricoprono incarichi importanti mostrando sicurezza, ma che privatamente si sentono inadeguati ed hanno atteggiamenti infantili.
Virtù: ampiezza di visione per ciò che è astratto, chiarezza di obiettivi, mente vivace, concentrazione su studi filosofici, pazienza, cautela, nessuna preoccupazione per cose di secondaria importanza.
Vizi: orgoglio intellettuale, freddezza, isolamento, poca cura dei dettagli, distrazione, ostinazione, egoismo, criticismo esagerato.
Virtù da sviluppare: compassione, tolleranza, devozione, accuratezza, energia, buon senso.
Arcangelo Samuele: difensore di coscienza del divino amore.
Lavori: arbitri o conciliatori.

4° Raggio – ARTE ED ARMONIA ATTRAVERSO IL CONFLITTO
Quarta razza radice  – Segno: Toro Scorpione – Pianeta: Mercurio - Maestro: Serapide - Nota: MI - Senso: Olfatto
Piano: Buddhico - Chakra: Muladhara, primo chakra – ghiandole surrenali - Colore: Giallo - Ritiro: Luxor
È il Raggio che stimola la ricerca della bellezza e dell’armonia mediante il conflitto, in quanto ciascun livello di armonia e bellezza ottenibile è sempre relativo, e si richiede la conquista di un livello superiore passando attraverso la perdita e la sofferenza; viene sperimentata la dualità e la sua integrazione in una sinergia di ordine superiore. Questo raggio governa gli artisti e dona un particolare amore per il colore.
Virtù: forte affettività, compassione, coraggio fisico, generosità, devozione, intelletto vivace e percettivo
Vizi: egoismo, preoccupazione, inaccuratezza, mancanza di coraggio mentale, passionalità, indolenza, stravaganza
Virtù da sviluppare: serenità, fiducia in se stessi, autocontrollo, purezza, altruismo, accuratezza, equilibrio mentale e morale.
Arcangelo Gabriele: difensore di purezza e speranza.
Lavori: artisti o musicisti.

5° Raggio – CONOSCENZA CONCRETA E SCIENZA
Quinta Razza radice – Segno: Acquario – Pianeta: Venere - Maestro: Hilarion - Nota: RE - Senso: Intelletto - Piano: Manasico - Chakra: Ajna, sesto chakra – ghiandola pituitaria - Colore Arancio - Ritiro: Creta
Questo Raggio si esprime attraverso l’intelletto nella ricerca e nella scienza, donando precisione nei dettagli e una mente lucida; è il Raggio del grande chimico, del provetto elettricista, del valente chirurgo e del bravo ingegnere. La conoscenza di questo Raggio si ottiene mediante un’esplorazione diretta, concreta, pratica e logica.
Virtù: proprietà di linguaggio ed accuratezza, giustizia, perseveranza, senso comune, rettitudine, indipendenza, acutezza intellettuale.
Vizi: critico, ristrettezza di idee, arroganza, incapacità di perdonare, mancanza di compassione e rispetto, pregiudizi.
Virtù da sviluppare: riverenza, devozione, compassione, amore, apertura mentale.
Arcangelo Raffaele: difensore di consacrazione al servizio.
Lavori: medici o inventori.

6° Raggio – DEVOZIONE E IDEALISMO
Quarta razza radice (non sul sentiero)– Segno: Vergine Pesci  – Pianeta: Giove e Marte - Maestro: Nada - Nota: SI - Senso: Gusto - Piano: Astrale - Chakra: Manipura, terzo chakra – ghiandola pancreas - Colore: Rosa - Ritiro: Terra Santa
Questo Raggio ha rappresentato la guida della passata età dei Pesci, governando le religioni che richiedevano solo la Fede. Ha contribuito alla formazione di scuole mistiche e correnti filosofiche, ma talvolta si è sconfinato troppo nell’idealismo. Con l’avvento del settimo Raggio l’astrazione filosofica si concretizzerà in azioni precise per la realizzazione del Piano Divino per la Terra.
Virtù: devozione, fermezza di intenti, amore, tenerezza, intuizione, lealtà, riverenza.
Vizi: amore egoico, gelosia, dipendenza da persone, parzialità, autoinganno, settarismo, superstizione, pregiudizio, conclusioni affrettate, ira.
Virtù da sviluppare: forza, sacrificio, purezza, onestà, tolleranza, serenità, equilibrio e senso comune.
Arcangelo Uriel: difensore di assistenza alle necessità dell’Ora.
Lavori: preti, ministri o guaritori.

7° Raggio – ORDINE CERIMONIALE E RITUALE
Terza razza radice – Segno: Cancro – Pianeta: Luna e Urano - Maestro: Saint Germain - Nota: LA - Senso: Udito - Piano: Eterico-fisico - Chakra: Svadhisthana, secondo chakra – ghiandola gonadi - Colore: Viola - Ritiro: Monte Fuji
Questo Raggio realizza la sintesi di Spirito (1° Raggio) e materia (3° e 5° Raggio), organizza e struttura le forme fisico-eteriche che sono necessarie a sostenere e materializzare il volere della Divinità. Le qualità di questo raggio sono: la capacità di creare, di cooperare, di rivelare la Bellezza di Dio spiritualizzando le forme. È il Raggio connesso al senso interno dei Rituali svolti in ambito iniziatico.
Virtù: forza, perseveranza, coraggio, cortesia, cura dei dettagli, fiducia in se stessi.
Vizi: formalismo, bigottismo, orgoglio, ristrettezza mentale, giudizi, esagerata autostima.
Virtù da sviluppare: realizzazione dell’Uno, apertura mentale, tolleranza, umiltà, gentilezza, amore.
Arcangelo Sachiele: difensore dell’invocazione della divina compassione e misericordia.
Lavori: diplomatici o mistici.
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    Serena Pattaro

     

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