Argomento tratto dal libro “Alla ricerca del sé perduto”
Una domanda che mi viene posta frequentemente è: “Come si crea la nostra realtà?”. È una domanda che trovo molto affascinante, esattamente come la risposta. Il meccanismo di creazione è abbastanza complesso da spiegare, direi molto più complesso rispetto al praticarlo, ma noi siamo esseri umani, esseri razionali e abbiamo necessità di ricevere una risposta a tutti i quesiti. Qui voglio parlarti di come avviene la percezione della cosiddetta realtà esterna, come viene elaborata e perché facciamo alcune azioni a sfavore di altre, rendendo reale il nostro mondo immaginario. Essere all’interno di un contesto permette di elaborare a livello conscio e subconscio determinate conoscenze, credenze, esperienze e condizionamenti, che sarebbero diversi se fossimo in un contesto diverso, ovvero in un ambiente socio-politico, familiare, religioso, scolastico o lavorativo differente. La macchina biologica di cui siamo dotati è costituita da tre piani principali: piano mentale, piano emotivo e piano fisico. Questi tre livelli di esistenza percepiscono l’esterno attraverso i cinque sensi cosiddetti dell’informazione, quei cinque sensi che fin dalla scuola primaria iniziamo a conoscere. I sensi, dunque, sono l’espressione della facoltà di ricevere informazioni dal mondo esterno e processarli all’interno dei corpi fisico, emotivo e mentale al fine di comprendere la realtà, l’ambiente in cui viviamo, secondo i codici della nostra personalità. Attraverso i sensi percepiamo l’ambiente, valutiamo le distanze, concettualizziamo, sviluppiamo discernimento: tutta la conoscenza arriva dai sensi, quella più elementare come la più raffinata, quella più pratica come quella più spirituale. Gli organi di senso sono cinque:
L’esperienza dell’anima sul piano materiale, avviene attraverso di essi, cosicché possa sperimentare il mondo inferiore fenomenico e distinguere tra reale e irreale. Questi ultimi due concetti sono personali. I sensi rappresentano i vari piani di esistenza:
Il senso dell’Udito Abbiamo detto che è collegato al piano fisico. L’udito si manifesta grazie al suono, al quale è collegato il linguaggio, ovvero la manifestazione fenomenica di pensieri, parole e azioni. Il linguaggio è il metodo di comunicazione che abbiamo scelto come razza. Rivela la verità e porta la conoscenza della realtà stessa. Il suono permette l’apprendimento della coscienza. È il primo senso che si sviluppa, proprio perché dal suono tutto si crea. Il senso del Tatto È il senso fondamentale, si sviluppa in tutto il corpo ed è collegato al piano astrale. È il senso della zona di controllo, ossia dove arrivo per poter toccare e afferrare. Nell’ambiente fisico genera il passaggio dalla sensazione all’emozione, al sentimento, alla percezione spirituale, all’unità come idea perfetta. Aiuta la reale percezione del Sé, l’essere il Sé. Il tatto permette di riconoscere, sviluppa la psicometria, permette di riconoscere, di memorizzare, di anticipare, consente di guarire correggendo un errore e di completare il lavoro del Sé. Il senso della Vista È collegato al piano mentale. La vista manifesta la capacità di acquisire conoscenza attraverso lo sviluppo della mente attraverso le sue tre manifestazioni conscia, subconscia e superconscia. Riconduce alla visione metafisica del Terzo Occhio. È riconoscimento del tutto. Dirige e governa l’energia resa materia, vede l’essere e il divenire nel presente eterno. La vista permette la percezione della fisicità, dei colori, dei simboli, della realizzazione del Sé. Il senso del Gusto Il gusto è il senso della discriminazione, per questo collegato al piano intuitivo. L’illusione della materia viene compresa e l’essere umano distingue se stesso dalla propria mente. Con il gusto discerniamo il cibo, ma anche l’immaginazione; sviluppiamo l’intuizione e la relazione tra anime, l’evoluzione in perfezione grazie alla macchina biologica. Il senso del gusto ciò che rappresenta lo sviluppo del libero arbitrio. Il senso dell’Olfatto La facoltà dell’olfatto è riportare l’essere umano alla fonte dell’origine, ricondurlo alla Casa del Padre, dove dimorano gli archetipi; ecco perché è collegato al piano spirituale. L’olfatto aiuta a sviluppare le componenti psichiche ed emotive conducendo a un idealismo emotivo, permettendo lo sviluppo del discernimento sul piano spirituale. I sensi agiscono sviluppando flussi elettrici elaborati dal nostro cervello. Ecco come i pensieri diventano le parole che fanno fare azione. Analizziamo, quindi, i sensi dell’azione. La Bocca e l’azione del Parlare È tramite la parola, soprattutto vocalizzata, che creiamo la nostra personale realtà. Ho approfondito dettagliatamente questo aspetto umano nel libro “Comunicazione efficace”. Utilizzo volutamente il verbo creare in quanto, con le parole focalizzate con intenzione, siamo in grado di manifestare dal nulla. Abbiamo il potere della creazione che è limitato da tutte le credenze più o meno assurde che abbiamo fatto nostre e che abbiamo permesso di installarsi nel DNA facendoci agire di conseguenza. Utilizzando la voce, informiamo il DNA sulla chimica da sviluppare per poter realizzare un’azione concreta. Le mani e l’azione dell’Afferrare L’afferrare è il modo per far nostra una cosa. Afferrare permette di costruire la persona che vogliamo essere. Permette di aggiungere tasselli formando il Sé. Permette di diventare l’oro trasmutando il piombo, grazie alla comprensione di un numero sempre maggiore di concetti. Le Gambe e l’azione del Camminare Camminare è la vera azione dell’agire. È movimento, quindi, evoluzione. Una caratteristica importante è che la nostra struttura fisica ci permette di camminare in avanti e lateralmente in maniera agevole; molto difficile è il camminare indietro, poiché abbiamo poca visibilità, perdiamo il ritmo, perdiamo l’equilibrio. Questo induce a pensare che, per evolvere dobbiamo andare avanti. Quando ci giriamo perdiamo di vista lo scopo. L’Ano e l’azione dell’Escrezione L’escrezione è l’atto con cui lasciamo andare tutto ciò che è inutile o che non serve più. Questo permette di liberarci ed essere più leggeri per tutte le azioni da compiere, essendo lucidi mentalmente ed emotivamente. Liberandoci dagli inquinanti, diventiamo ciò che siamo, un po’ come la statua che è già dentro il blocco di marmo, ma è necessario eliminare il marmo superfluo per farla apparire tale. I Genitali e l’azione del Procreare La procreazione è l’atto con cui possiamo generare una nuova vita a partire da noi stessi. È risaputo che l’energia sessuale è l’energia più potente dell’universo, proprio perché espressione della legge di creazione. Considero interessante soffermarmi sul fatto che per creare è necessario un equilibrio di quest’energia, ma anche l’equilibrio del suo opposto. Mi spiego meglio: essendo donna, la mia energia sessuale è la femminile, ma per poter procreare è necessaria anche quella maschile. Questo a conferma che per generare un’unità, sul nostro piano di esistenza, è necessaria la dualità in equilibrio, che si fonde in un unico elemento. Comprendendo appieno quanto espresso qui, possiamo passare ai livelli successivi. Quindi, in sintesi:
Puoi approfondire l’argomento nel libro “Alla ricerca del sé perduto”.
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