![]() Quando le parole perdono il loro significato, le persone perdono la loro libertà. Confucio Stiamo attraversando un’epoca particolarmente caotica che prevede un ordine stabilito dall’esterno con conseguente caos interiore per perdita di punti di riferimento fondamentali sociali, quei punti che hanno permesso in origine agli esseri umani di esprimersi liberamente per ciò che sono come esseri pensanti; quei punti che permettono ancora lo sviluppo del pensiero critico e del libero arbitrio; quei punti che hanno fatto sì che dagli errori individuali nascessero grandi progetti utili all’umanità. Il primo aspetto che stiamo perdendo con le parole sterili è la possibilità di errore. L’errore che è l’ottava bassa della scoperta, ciò che desta meraviglia e sviluppa la volontà di farcela con i propri mezzi e talenti. No, l’errore non è più tollerato e può essere eliminato con la standardizzazione del verbo, un’omologazione che spinge a lasciarsi alle spalle le radici culturali attraverso l’utilizzo di un’unica lingua, quella inglese, allo scopo superiore di comprendersi, poiché tutti dotati della stessa etichetta. E allora festività natalizie diventano festività stagionali, benessere è inglobato nella parola green, l’energia creante e vitale di madre e padre diventa genitore 1 e genitore 2 costringendo a mettere le due persone all’interno di un ordine gerarchico verticale, perdendo di nuovo l’equilibrio tra femminile e maschile; educazione è solo didattica, se a distanza meglio, tanto anche la professoressa Umbridge in Harry Potter e l’Ordine della Fenice dichiara che gli studenti non devono essere preparati a nulla per ciò che accade “là fuori” perché “là fuori” non c’è nulla da temere, basta la teoria. Ed è proprio il nulla che dovrebbe far riflettere una società pensante. Una lingua complessa come quella italiana, ricca di vocaboli, di declinazioni, di sfumature è relegata al solo uso di pochi individui eletti. Ma le parole hanno un bisogno estremo di ritrovare il proprio significato, perché è con le parole che il Creatore crea l’universo, è con le parole che si sviluppano i rapporti umani, è con le parole che possono espandersi ed evolvere la politica, l’economia, la società; è la parola che distingue l’essere umano dagli animali. Diamo valore alla nostra vita: restituiamo alle parole ciò che spetta loro: il significato intrinseco e la loro specifica energia creante.
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