3/29/2022 0 Comments La pace - MCU 1Si, pace, adoro la pace. Sarei disoccupato con la pace. (Tony Stark, Iron Man) L'industria bellica è un punto di forza per molte nazioni; si stima che, a seconda dei periodi, dal 2% al 4 % del PIL mondiale appartenga a questo settore. Questa industria rimane attiva grazie a un bene superiore deciso da pochi eletti, la maggior parte dei casi autodichiaratesi tali perché convinti di quella pneumatica natura di valentiniana memoria.
In realtà, la scelta di dominio dei pochi sui molti dimostra come i primi siano inconsapevoli del personale potere. Chi lo ha compreso non necessita di uno spasmodico tentativo di sottomissione esterna. La frase che Tony Stark pronuncia nelle scene iniziali del film Iron Man denota il carattere di un uomo ancora all'oscuro del suo ruolo di pedina utile agli scopi deviati dell'industria bellica. Convinto di aiutare l'America, il paese democratico favorevole all'ordine sulla Terra, a difendersi dal "male esterno", esalta il proprio orgoglio di cittadino modello al servizio del bene, a favore dell'intervento bellico in guerre utili poiché in difesa della giustizia. La pace costringerebbe oggi molte industrie e multinazionali al fallimento o al cambio di destinazione, con conseguente chiusura di molti progetti finanziati da governi e servizi segreti. Inoltre, le attività inutili in tempi di pace ne risentirebbero; solo per menzionarne alcune: abbigliamento militare, trasporti, laboratori di ricerca, assicurazioni. La pace non giova a tutta una serie di attività, in cima alla piramide la fabbrica della paura e del terrore. Pace significa unione di intenti, collaborazione, felicità, condivisione, evoluzione, sviluppo del potenziale individuale, libertà. Soprattutto quest'ultima spaventa, perché un uomo libero non è soggetto a dominio. La guerra è l'esternazione della caratteristica marziale dell'essere umano, la parte oscura, perché quella in luce utilizza l'energia per divenire un guerriero spirituale, un monaco guerriero, ovvero per la realizzazione di se stesso, combattendo i propri demoni invece di rifletterli sul mondo esteriore eliminando gli altri come esseri pericolosi, distruggendo lo specchio perché riflette ciò che non piace. Distruggere o soggiogare gli altri per uno scopo superiore non rende migliore nessuno, i demoni rimangono ma senza possibilità di accorgersi della loro presenza; gli altri sono lo specchio di chi siamo noi in sostanza, riflettono sia il nostro lato ombra, sia la luce che siamo, dipende dalla direzione della nostra attenzione. Quando percepiamo la luce che siamo, vogliamo potenziare gli altri, quando poniamo attenzione sull'oscurità che siamo allora vogliamo eliminarla, perché non riconoscendola la consideriamo pericolosa. La pace permette di dirigere le menti verso obiettivi costruttivi, la guerra mantiene gli uomini in uno stato di sopravvivenza, anche in condizioni di mancato pericolo reale. La guerra forgia menti deviate che confondono il governo con la sottomissione, lo sviluppo individuale con la standardizzazione, il potere con la forza, l'impeto guerriero con l'ira, l'illuminazione con la folgorazione, il diritto con il permesso. Mentre il primo aspetto di ogni coppia genera il massimo risultato con il minimo sforzo permettendo all'energia vitale di essere incanalata per ulteriori obiettivi, il secondo aspetto crea il suo contrario. La divisione alimenta l'individualità a sfavore della collettività; l'unione sviluppa l'individuo all'interno della collettività. I conflitti generano altri conflitti; dipende da ognuno di noi decidere se questi siano incontri o scontri.
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