7/5/2022 0 Comments Saggezza antica e AkashaSaggezza AkashicaContinua da post precedente che trovi cliccando qui. Vi è sempre più consapevolezza che i popoli indigeni siano i custodi della saggezza e lo dimostrano con le onorificenze a Gaia e il culto degli antenati (antenati, non morti). Sanno di essere i loro stessi antenati. Nell’onorare gli antenati si connettono ad Akasha. Quando piangiamo stiamo onorando gli antenati. Il culto degli antenati è il punto di connessione col divino. La divinità è in noi e gli antenati sono in noi. Il DNA è impregnato del ricordo e della saggezza che loro sono. Sono la Sorgente, la Matrice da cui tutti i segreti del cosmo provengono e rappresentano il sacro in noi. Loro proteggono, sono le Guide di pensieri e azioni corrette. Comunicano con noi solo col nostro permesso, non possono interferire rispettando così il libero arbitrio umano. Il loro amore ci giunge attraverso la natura. Quando ci connettiamo è importante entrare nel silenzio interiore per sentirli. Siamo nell’era del ricordo dell’antica saggezza e siamo connessi con l’energia essenziale lemuriana. I lemuriani sono i nostri antenati; è così che accediamo all’antica saggezza di Akasha. Siamo una famiglia akashica con i Lemuriani; i Pleiadiani sono i nostri genitori, mentre Arturiani (stella Arturo costellazione Boots), Siriani (Sirio costellazione Cane Maggiore) e quelli di Orione (costellazione considerata la più importante) sono i loro genitori. Sono nel nostro DNA e abbiamo, così, un’eredità akashica galattica. Ci conosciamo a vicenda. Il contatto con gli antenati apre il portale di saggezza e conoscenza. La comunicazione migliora con l’intuizione e quindi con il lavoro sulla ghiandola pineale. Estrarre dall'Akasha![]() Un aspetto particolarmente interessante di Akasha è che, attingendo alle nostre caratteristiche, abbiamo la possibilità di modificarle. Cosa accade quando modifichiamo i nostri Registri? Possiamo entrare e scegliere quale io essere di tutti gli io che ci sono, che sono stata e che sarò. Siamo esseri multidimensionali e abbiamo la capacità di scegliere chi essere. Il nostro DNA non è statico; si dice “è nel mio DNA”, “io sono così”. Vero, ma nel DNA ci sono anche tutte le altre possibilità e io posso essere un così diverso. Talenti, abilità, paure sono tutti in Akasha e allora possiamo scegliere cosa cambiare in che cosa. in Akasha tutto è adesso, quindi, le scelte che facciamo determinano noi adesso, cosa vogliamo davvero. Cercare in Akasha un altro io significa attingere a ciò che abbiamo già creato. Quindi, è possibile cambiare tutto, ma è necessario fidarsi, perché tutto è biologicamente reale. In ogni io in Akasha c’è un unico Sé Superiore, perciò sono sempre e solo io, non un’entità diversa ma una diversa espressione. Kryon ci indica tre livelli di cambiamento:
Le capsule temporaliLe capsule temporali sono portali disseminati nel pianeta e nel DNA dai Pleiadiani. Quelle di Gaia hanno la funzione di comunicare informazioni e idee in tempo reale allo scopo di elevare il pianeta all’ascensione e hanno gli attributi quantici della scienza e della vita. Alcune capsule sono già state aperte, altre lo saranno entro il 2030, momento della precessione degli equinozi. Le capsule creano energie nuove di pensiero. Gli Antichi![]() Nella storia prima della storia gli Umani conoscevano il linguaggio della pioggia, dei raccolti e del Grande Creatore; sapevano parlare alle stelle e ai Popoli del Cielo. La vita ha una sacralità inviolabile e deriva dal matrimonio tra Cielo e Terra. Dopo un periodo di felicità, la gente iniziò a perdere l’identità e a sentirsi separata. Ma anche se aveva dimenticato chi era, il dono dei loro avi rimase in loro, dentro, vivo, come un ricordo. Durante i sogni sapevano di poter guarire i corpi, far cadere la pioggia e parlare con gli antenati. Sapevano di essere in grado di ritrovare il proprio posto nell’ambiente naturale. Parlare di civiltà antiche significa descrivere le cose che hanno fatto, ma mai si parla delle tecnologie interiori che possedevano e che noi stessi possediamo anche se silenziate. Gli antichi conoscevano il sistema Terra e la onoravano e rispettavano. La Terra è la madre e onorare la propria vita è fondamentale. Gaia e la Terra azionano la nostra spiritualità. Molti si stanno risvegliando alla vita più profonda vissuta: quella lemuriana. Lemuria è la più antica e duratura civiltà della Terra; non ha un riconoscimento storico perché è sommersa alla base delle montagne più alte del mondo le cui vette oggi formano l’arcipelago delle Hawaii. Andando a scoprire cosa si colloca in quel luogo oggi irraggiungibile, saremmo influenzati e riceveremmo troppe informazioni. Per questo è per noi ancora irraggiungibile. In Lemuria Akasha non esisteva perché ci siamo incarnati una sola volta, ecco perché si parla solo di Atlantide. La prima vera civiltà umana fu Lemuria, quella che nella tradizione teosofica è definita la terza razza radice, poiché la prima era la protoplasmatica e la seconda la iperborea, entrambe non ancora dotate di un vero corpo materiale. Lemuria era il continente che si estendeva tra le Hawaii, l’Isola di Pasqua, le Isole Fiji e le Marianne affondato a seguito di cataclismi. I lemuriani si rifugiarono sulle vette più alte e si salvarono e queste vette sono rappresentate dall’attuale arcipelago Hawaiano. Il popolo si fuse con i Pleiadiani giunti sulla Terra circa 250.000-200.000 anni fa e ricevettero il loro DNA divino che racchiude tutte le conoscenze occulte che i kahuna si sono tramandati nei millenni, un DNA coscienziale che tutto conosce, custode dei registri akashici e di ogni segreto.
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