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5/18/2021 0 Comments

Siamo tutti allo stesso livello di coscienza?

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Voglio approfondire un argomento di cui ho accennato nel video “L’importanza di essere di esempio”, ovvero il concetto di coscienza e i livelli evolutivi percepiti. Mi sta particolarmente a cuore lo studio fatto da David R. Hawkins in alcuni decenni di vita e che egli ha pubblicato nel 1993 nel libro “Power Vs force”, tradotto in italiano col titolo “Il potere dei condizionamenti” da Macro Edizioni. Oggi il libro non risulta più disponibile, ma mi auguro che possa essere ristampato, poiché ritengo fondamentali i principi espressi. Probabilmente, a oggi, i dati possono essere diversi, ma lo studio ci indica degli aspetti interessanti su cui riflettere con pensiero libero e critico. Premetto, quindi, che i numeri che indicherò sono quelli che riporta David R. Hawkins nel testo del suo studio fatto con varie equipe sparse in diversi luoghi, continenti diversi addirittura, per dare risalto alla validità scientifica.

L’ego esiste?

Iniziamo con una domanda che molti si pongono oggi e che altri, prima di noi, si sono posti: l’ego esiste o è un’invenzione? La risposta è tutt’altro che semplice. Partiamo dal presupposto che lo Zero, attraverso un atto volitivo, genera l’Uno dal quale tutto emana, o meglio, come afferma qualcuno a rigor di logica, tutto declina in modalità diverse. Siamo immersi in un paradigma duale, il due generato dalla divisione dell’Uno, ma di cui ogni parte compone l’integrità. Innanzitutto, quindi, cos’è lo Zero? In termini più diffusi è la coscienza, quell’ente vibrante dal quale tutto origina. Perciò, è lecito chiedersi se l’ego esiste? La mia risposta è: assolutamente sì. Tornando al concetto di dualità, ogni ente vivente, per alcuni anche gli inorganici, è dotato di coscienza ed ego, di spirito e corpo, di energia e materia. Gli esempi potrebbero essere infiniti. Nessuno di questi elementi è a sé, ma semplicemente è una declinazione del tutto codificata in modo da poterla comprendere dalla nostra personalità. Quindi, confermo la mia risposta affermativa alla questione poco fa posta.
Per capire l’ego, devo indagarmi in profondità, all’interno, e comprendere cosa c’è in questo interno, che non va mai inteso come qualcosa di chiuso e limitato, ma diversamente come privo di confini. Cos’è questo interno? Semplicemente, la coscienza. Quando decidiamo di incarnarci in un apparato psico-fisico, possiamo scegliere se identificarci con l’ego, con la coscienza o con entrambi. In realtà, noi siamo entrambi, ma non divisi. Definiamo ego o coscienza la stessa entità, dipende solamente dalla percezione che abbiamo in quel momento e, soprattutto, a quale aspetto diamo attenzione. L’ego sono io all’interno del paradigma spazio-temporale, la coscienza sono sempre io in una declinazione utopica e ucronica, ovvero, fuori da spazio e tempo.

I bisogni della macchina biologica

L’identificazione con una macchina biologica, ovvero l’insieme dei nostri tre corpi fisico, emotivo e mentale, induce a sviluppare dei bisogni, che appartengono alla parte egoica e che sono assolutamente percepiti reali dal nostro apparato sensoriale. Comprenderemo meglio questo aspetto tra poco analizzando ogni livello di coscienza.
La coscienza può essere considerata un database atavico, per utilizzare un termine diffuso oggi, a cui ognuno può accedere e che sa perfettamente la risposta corretta per ognuno di noi per qualsiasi domanda rivolgiamo, è uno strumento che sa tutto. Possiamo accedere a questo database in molteplici maniere e il test chinesiologico è una di queste modalità, test chinesiologico utilizzato proprio da David R. Hawkins per il suo studio sui livelli di coscienza. La chinesiologia dimostra come il nostro corpo acceda a questo database universale a nostra insaputa. Il corpo fisico, le emozioni, il cervello, sanno più cose di quello che noi convinti di sapere. Semplicemente, ne ignoriamo l’esistenza. La chinesiologia ha rivelato come mente e corpo siano simbiotici, o meglio, un’unica entità.
Questo database a disposizione di tutti rappresenta la dimensione della genialità. Essere parte della razza umana significa poter accedere alla genialità solo in virtù del fatto che siamo nati tali. La conoscenza innalza i livelli di coscienza, perciò alla base sta il conoscere che esistono le cose. Per inciso, la parola cosa significa che esiste. Conoscere significa sperimentare ed è ciò che influenza l’evoluzione umana. Vivere all’interno della macchina biologica significa identificare i codici mentali con la realtà.
Accedere a questo database atavico è di certo più semplice di quanto possiamo pensare, a patto di voler entrare in un nuovo paradigma di comprensione e sapienza. Farlo prevede la prerogativa di aver compreso il vecchio paradigma, che ha quattro aspetti ben precisi:
  • Mancanza di differenziazione tra oggettivo e soggettivo;
  • Ignoranza delle limitazioni contestuali di motivazione e terminologia;
  • Ignorare l’esistenza della coscienza;
  • Incomprensione della causalità.
Una volta compreso tutto questo, ogni aspetto dell’esistenza diviene utile e in equilibrio. Una frase particolarmente consona è: «Ogni segreto è svelato se sappiamo dove e come guardare!»; ci indica di modificare e ampliare la prospettiva. Nell’universo ogni elemento è collegato a tutti gli altri; oggettivo e soggettivo corrispondono. L’unificazione dei due concetti trascende il tempo, ossia ciò che ostacola la comprensione.
Tutto questo ci conduce a un aspetto significativo e fondamentale per l’esistenza. Gli organismi viventi, nessuno escluso, reagiscono a ogni stimolo, vitale o nocivo, secondo quel meccanismo perfetto che è la sopravvivenza. Essi reagiscono alla legge di adattamento. Questo altro non è che il collegamento alla coscienza universale attraverso i codici inconsci e al DNA, sede dei registri akashici. Conoscere queste caratteristiche permette a ognuno di sviluppare libero arbitrio, ovvero il fenomeno che manifesta una evoluzione coscienziale ed esistenziale. In effetti, esiste un punto critico: è sufficiente un input minimo per generare una enorme modifica. Perciò: agisci se vuoi cambiare qualcosa. È quello che ha dimostrato l’esperimento di Lorenz: il battito di ali di una farfalla può provocare cambiamenti rivoluzionari dall’altra parte del globo. Ancora una volta, comprendiamo come tutto sia un unico legame.

Descrizione dello studio

Procedo ora con la trattazione sullo studio di David R. Hawkins tratto dal suo libro.
Lo studio trentennale di David R. Hawkins ha definito la scala dei livelli di coscienza umana; essa va da 0 a 1.000, dove a 0 c’è la morte, a 1.000 si posizionano gli Avatar. Le misurazioni sono su scala logaritmica, perciò un livello 32 corrisponde a 10³², un livello 230 diventa 10²³º. Secondo i risultati ottenuti, un progresso di pochi punti corrisponde a una elevata fase evolutiva nell’arco della vita di un individuo. Significa che in ogni istante stiamo elevando noi stessi anche se impercettibilmente.
Hawkins ha dimostrato che i livelli sotto il 200 sono distruttivi, sopra il 200 sono invece costruttivi. Questo ci conferma come siano molte di più le possibilità di evolvere rispetto a quelle di una involuzione. Sotto il 200 sono posizionati i livelli della forza (dove tutto è basato sui 5 sensi), sopra troviamo i livelli del potere (ossia della consapevolezza). Iniziamo anche a comprendere come spesso utilizziamo le parole in modo errato: potere è relativo alla consapevolezza e non si rifà a concetti di dominio esteriore.
Ogni persona può agire a livelli diversi nei vari settori della vita. Il suo livello è dato dalla media di tutti i livelli. Mi spiego meglio: nel lavoro può aver raggiunto un determinato livello, diverso da quello delle relazioni di coppia, diverso ancora da quello del rapporto con la natura. Questo ci indica il perché a volte ci troviamo di fronte a persone per le quali alcuni aspetti vanno in una direzione, altri in direzioni diverse. Ma questo accade a ognuno di noi. Conoscere questi livelli ci aiuta a comprendere soprattutto noi stessi.

Descrizione dei singoli livelli

Analizziamo ora livello per livello così come li ha trattati Hawkins. Ricordo che i dati e le spiegazioni sono riferiti all’anno 1993 ma, come precedentemente detto, ci forniscono indicazioni di base molto interessanti.
Livello 20 la vergogna: considerando che a 0 c’è la morte, essa può essere scelta per uscire dalla vergogna, optando per il suicidio o con tentativi di evitare di prolungare la vita. La vergogna può trasformare la vittima in carnefice. È spesso il caso di bambini che diventano crudeli con gli animali o con altri bambini. La vergogna è un pericolo sociale. Estremisti e serial killer sono a questo livello energetico. Questo livello rende vulnerabili alle energie negative delle altre persone.
Livello 30 la colpa: la colpa crea individui che si fanno manipolare e punire attraverso il vittimismo. Predispone facilmente ad incidenti e malattie. Provoca rabbia che spinge anche a uccidere.
Livello 50 l’apatia: le persone dipendono completamente dagli altri; sono prive di energia e dei mezzi per trovarle. A questo livello si trovano i senzatetto, gli emarginati. In loro c’è totale mancanza di speranza. 
Livello 75 l’angoscia: le persone sono depresse. È il livello del lutto e del rimorso, inteso sia come senso classico dei termini, sia a livello simbolico; c’è un forte attaccamento al passato. Gli individui sono perdenti cronici e accettano il fallimento e l’impossibilità di recuperare ciò che si è perso o che rappresentava.
Livello 100 la paura: la paura fa scatenare reazioni, perciò, da un certo punto di vista, è positiva in quanto induce all’azione. Chi ha paura vede il mondo come una continua minaccia. A questo livello di coscienza si cerca un leader che l’ha vinta. La paura limita però la crescita personale.
Livello 125 il desiderio: il desiderio è la ricerca di un obiettivo, perciò può essere il trampolino di lancio verso i livelli superiori. Di contro, è il livello delle dipendenze: la continua insoddisfazione porta a volere sempre di più.
Livello 150 la rabbia: la rabbia è la miccia che innesca comportamenti costruttivi o distruttivi: porta dalla repressione alla libertà, oppure sfocia in vendetta e risentimento. È un livello molto particolare, poiché induce a esprimere la dualità che siamo in questo paradigma.
Livello 175 l’orgoglio: a questo livello aspira la maggior parte della popolazione, in quanto le persone si percepiscono positivamente, ma è solo in relazione ai livelli inferiori, in quanto è uno stato legato alle condizioni esterne. L’orgoglio nega le emozioni e impedisce di liberarsi dalle dipendenze. Fino a questo livello c’è pura sopravvivenza e capacità lavorativa priva di specializzazione.
Livello 200 il coraggio: da questo punto si iniziano i percorsi costruttivi. È il livello del passaggio dalla forza al potere. Le energie che si prendono e si cedono sono in equilibrio. Arrivano i risultati in seguito all’esplorazione e alle esperienze; si pone attenzione alle opportunità e le difficoltà dei livelli inferiori si percepiscono come stimoli evolutivi. L’autostima si potenzia e l’egoismo si trasforma in altruismo. Attività caratteristiche di questo livello sono il lavoro specializzato, il lavoro manuale, commercio, vendita, industria.
Livello 250 la neutralità: è il livello della fiducia in se stessi, dell’amore per la libertà, si è emotivamente stabili; si abbandonano le dicotomie giudicanti e la flessibilità è una caratteristica importante. Si esce dal giudizio e dal controllo altrui, iniziando a consapevolizzarsi di se stessi. Iniziano le soddisfazioni significative nel lavoro, poiché lo si sceglie.
Livello 310 la buona volontà: è il livello del successo, della crescita rapida, della propensione evolutiva. Le persone sono amichevoli, utili alla società perché si pongono al servizio, capiscono come correggersi e lo fanno, sono propense all’apprendimento. Diventano le colonne della società. Lavori caratteristici di questo livello sono quelli tecnici, artigianali, capisquadra, direttori; si utilizza un’economia sofisticata. La TV è il miglior passatempo e si creano risorse per il tempo libero. A questo proposito apro una parentesi: quando indichiamo la TV come passatempo lo si intende in senso costruttivo. Ricordiamo il tipo di attività informativa e culturale di quegli anni.
Livello 350 l’accettazione: si è consapevoli di essere creatori della propria realtà, vivendo in armonia con le forze dell’universo e soprattutto agendo attivamente. Gli obiettivi a lungo termine prevalgono su quelli a breve. Si inizia a sviluppare libero arbitrio, prerogativa fondamentale per accedere ai livelli superiori.
Livello 400 la razionalità: si comprendono e gestiscono grandi quantità di dati, ma si è ancora impossibilitati a discernere tra oggettivo e soggettivo. Medicina allopatica, premi Nobel, scienziati appartengono a questo livello. Ne facevano parte Einstein, Cartesio, Freud. Circa l’8% della popolazione arriva a questo livello. Lavori caratteristici sono quelli che portano a un risveglio dell’intelletto, professionisti, scienziati, leader. C’è un forte interesse per la cultura, la creatività e la comunicazione. Qui si trovano i grandi imprenditori, gli inventori, chi si dedica al benessere degli altri. C’è ancora una visione newtoniana dell’universo, ossia che sia limitato.
Livello 500 l’amore: è lo stato dell’essere che ispira gli altri e realizza grandi imprese e parlo dell’amore incondizionato. È il livello della felicità. Circa il 4% della popolazione accede a questo livello. Lavori caratteristici di questo livello prevedono un balzo rispetto agli altri livelli, qui ha sede l’eccellenza di tutte le attività umane. Musica, pittura, persone magnetiche, creatori di paradigmi si trovano qui. Si sviluppano esperienze spirituali significative.
Livello 540 la gioia: è il livello della guarigione e della spiritualità: santi e guaritori sono qui. Le persone sono magnetiche e compassionevoli. Le regole sono la sincronicità e la perfezione del tutto. Qui accadono i miracoli. Lo 0,4% della popolazione vi accede.
Livello 600 la pace: è un livello raro. Sembra che al moneto della pubblicazione dello studio fossero solamente 12 le persone al mondo. È qui che sparisce la distinzione tra oggettivo e soggettivo. È il livello dei maestri spirituali e dei geni che contribuiscono a migliorare l’umanità. Si ha una percezione rallentata del tempo e una mente silenziosa. Osservatore ed osservato coincidono.
Livello 700-1000 l’illuminazione: è il livello dei fondatori di movimenti spirituali, coloro che sono identificati col divino. Nel tempo, essi influenzano tutta l’umanità. È il livello degli Avatar: Gesù, Buddha, Krishna.
Quando Hawkins descrive i lavori caratteristici dei livelli si rifà a quelli di quel periodo. Ovviamente oggi ce ne sono molti altri e alcuni potrebbero aver cambiato livello, ma come detto precedentemente stiamo parlando di uno studio pubblicato quasi 30 anni fa.

Alcune considerazioni importanti

Fornisco ancora qualche dato importante che ci aiuta a comprendere la spinta all’evoluzione che si è verificata negli ultimi decenni e che oggi è in fase di accelerazione.
Circa l’85% della popolazione mondiale è sotto il livello 200, ma la media è 204, quindi è in fase costruttiva. Per secoli il livello è rimasto invariato a 190, per fare un balzo importante alla fine degli anni ’80 grazie alla convergenza armonica verificatasi in quel periodo. Rimanere per lunghi periodi sotto il livello 200 significa scendere sempre più a un livello generale di distruzione umanitaria.
L’evoluzione umana è in lenta crescita: il livello di energia medio è di 5 punti ogni vita. Grazie a una enorme forza di volontà si può arrivare a centinaia di punti. Circa il 2,6% della popolazione ha una polarità anormale, cioè si rafforza attraverso le negatività; sembra che questa parte di popolazione sia la causa del 72% dei problemi sociali. Ancora una volta scopriamo che i pochi possono influenzare i molti, dobbiamo potenziare l’inversione di tendenza.
Come influenziamo gli altri? Eccone una risposta:
  • Un individuo di livello 200 controbilancia 90.000 individui di livello inferiore a 200;
  • Un individuo di livello 400 controbilancia 400.000 individui di livello inferiore a 200;
  • Un individuo di livello 500 controbilancia 750.000 individui di livello inferiore a 200;
  • Un individuo di livello 600 controbilancia 10.000.000 di individui di livello inferiore a 200;
  • Un individuo di livello 700 controbilancia 70.000.000 di individui di livello inferiore a 200;
  • Un individuo di livello 1.000 o 12 di livello 700 controbilanciano tutta l’umanità.

Forza e potere

Parliamo ora della differenza tra forza e potere, le due parole che costituiscono il titolo originale del libro:
  • Il potere ottiene in maniera semplice ciò che la forza ottiene con uno sforzo massimo;
  • La forza è seduttiva, il potere è poco attraente. I deboli sono attratti dalla forza;
  • La forza è arrogante, il potere è umile;
  • Il potere è favorevole alla vita;
  • La forza sfrutta l’individuo a beneficio di pochi;
  • Il potere unisce, la forza polarizza;
  • Il potere attrae, la forza respinge;
  • Il potere è al servizio, la forza lavora per se stessa;
  • Il potere è libertà, la forza è opportunismo.
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    Serena Pattaro

     

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