![]() 1 «Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. 2 Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. 3 Voi siete già mondi, per la parola che vi ho annunziato. 4 Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. 5 Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. 6 Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano. 7 Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. 8 In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli. 9 Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. 10 Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. 11 Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Vivere l’Io è liberarsi di tutto ciò che è inutile e dannoso al nostro percorso, siano oggetti, emozioni, pensieri, abitudini o persone. Bisogna staccarsi da tutto questo, perché solo allora si è in grado di accedere alla Verità di realizzazione della nostra missione terrestre, possiamo sviluppare i nostri talenti dedicandoci al servizio del divino, che siamo sia Noi sia gli altri. Il coraggio di fare questo permette di produrre molto frutto e di ottima qualità. Il liberarsi di tutto ciò che ci blocca permette di dar spazio all’utile di entrare nella nostra vita che si evolverà qualitativamente e, di conseguenza, anche quantitativamente. In totale libertà, possiamo chiedere alla nostra parte divina ed ella ci accorderà quanto richiesto, perché sono richieste di amore, armonia e pace. 12 Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. 13 Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Essere disposti a morire per un ideale elevato che aiuti l’umanità è l’onore di ogni guerriero spirituale. Il simbolo ne rimane la spada, di cui ho già trattato, che ne definisce il significato stesso del tetragramma sacro YHWH: il fluire e bloccare l’energia vitale, un’energia che stabilisce la vita, che diviene inutile in uno stato di schiavitù, sia essa fisica, mentale, emotiva o energetica. 14 Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. 15 Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi. 16 Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Secondo il dizionario etimologico[1], l’amico è colui che amiamo e che ritorna quell’amore. È qui riportato il concetto di Legge di Attrazione: ciò che emettiamo, riceviamo. Se portiamo frutto, ne riceviamo in controparte un’energia uguale. Quando amiamo riceviamo amore, quando odiamo riceviamo odio. Ciò che chiediamo è quello che emettiamo, ciò che riceviamo è la risposta a quanto abbiamo emesso. 17 Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri. 18 Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. 19 Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia. 20 Ricordatevi della parola che vi ho detto: Un servo non è più grande del suo padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. 21 Ma tutto questo vi faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato. L’apparato psico-fisico è sempre più piccolo dell’Io, dell’anima e della divinità che siamo. Ci serve per compiere il nostro servizio all’umanità. Chi vive nella personalità, che è limitata, è impossibilitato a conoscere il valore dell’Io che è illimitato. L’anima, infinita ed eterna, si incarna in una macchina biologica, finita e con una durata precisa. Sta a ognuno di Noi valorizzare il proprio Io per smettere di essere schiavo di un’umanità inconsapevole. 22 Se non fossi venuto e non avessi parlato loro, non avrebbero alcun peccato; ma ora non hanno scusa per il loro peccato. 23 Chi odia me, odia anche il Padre mio. 24 Se non avessi fatto in mezzo a loro opere che nessun altro mai ha fatto, non avrebbero alcun peccato; ora invece hanno visto e hanno odiato me e il Padre mio. 25 Questo perché si adempisse la parola scritta nella loro Legge: Mi hanno odiato senza ragione. 26 Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza; 27 e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio. Finché nessuna nuova conoscenza giunge, si è giustificati a vivere in una data condizione; quando si conosce e si hanno i mezzi per modificare il proprio paradigma, la propria condizione e lo stato dell’essere, nessuna giustificazione ha più valore. Il mantenere lo status quo è solo una mancanza di volontà e la scelta di dipendere perché questo comporta tutta una serie di benefici a breve termine. Una maggiore conoscenza e possibilità di mezzi prevede una maggiore responsabilità, ma quando questi arrivano a Noi significa che siamo nella facoltà di svilupparli e moltiplicarli per raggiungere un’elevazione spirituale globale.
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