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5/15/2021 0 Commenti

Simbolismo ed esoterismo dei vangeli - Marco 11

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1 Quando si avvicinarono a Gerusalemme, verso Bètfage e Betània, presso il monte degli Ulivi, mandò due dei suoi discepoli 2 e disse loro: «Andate nel villaggio che vi sta di fronte, e subito entrando in esso troverete un asinello legato, sul quale nessuno è mai salito. Scioglietelo e conducetelo. 3 E se qualcuno vi dirà: Perché fate questo?, rispondete: Il Signore ne ha bisogno, ma lo rimanderà qui subito».
 
La simbologia dell’asino è l’umiltà e la conoscenza. Le sue orecchie hanno la valenza di migliorare l’udito, quindi, chi ha orecchie per intendere, intenda. Rappresenta la docilità, il servizio, l’instancabilità e la fedeltà. L’asinello è legato e accetta questa sua condizione senza riserve; quando deve stare legato, rimane, quando, invece, è necessaria la sua presenza, si presta al servizio. L’asino è anche colui che accompagna l’iniziato nelle prove. Ha virtù curative.
 
4 Andarono e trovarono un asinello legato vicino a una porta, fuori sulla strada, e lo sciolsero. 5 E alcuni dei presenti però dissero loro: «Che cosa fate, sciogliendo questo asinello?». 6 Ed essi risposero come aveva detto loro il Signore. E li lasciarono fare. 7 Essi condussero l'asinello da Gesù, e vi gettarono sopra i loro mantelli, ed egli vi montò sopra. 8 E molti stendevano i propri mantelli sulla strada e altri delle fronde, che avevano tagliate dai campi. 9 Quelli poi che andavano innanzi, e quelli che venivano dietro gridavano:
Osanna!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
10 Benedetto il regno che viene, del nostro padre Davide!
Osanna nel più alto dei cieli!
11 Ed entrò a Gerusalemme, nel tempio. E dopo aver guardato ogni cosa attorno, essendo ormai l'ora tarda, uscì con i Dodici diretto a Betània.

 
Inizia qui una serie di eventi importanti per gli apostoli. Gesù Cristo sa perfettamente il suo destino e i discepoli più stretti subiranno a livello psico-emotivo le prove più forti.
Troviamo qui di nuovo i mantelli, simbolo di potere e protezione. Gesù Cristo è riconosciuto come Figlio di Dio e osannato per il suo impegno nel recupero delle persone che si sono perse. Entra nel tempio, lo spazio sacro. Esso rappresenta la materializzazione dell’essenza divina, il luogo ove Dio si presenta nella manifestazione terrestre. Il tempio è il corpo fisico, l’involucro dell’anima; è un recinto sacro, all’interno del quale si concentrano energie potenti. Rappresenta l’ordine cosmico e, come tale, pulsante di vita spirituale. Nel tempio avvengono le iniziazioni e i rituali, ma anche l’elevazione spirituale grazie agli insegnamenti espressi dai Maestri.
È nel tempio che avviene la comprensione di chi siamo in realtà, ed è per questo che simboleggia il nostro corpo. La presenza a noi stessi è fondamentale per comprendere il nostro apparato psico-fisico all’interno dello spazio e del tempo, ed è così che comprendiamo le emozioni e gestiamo i pensieri. Tutto parte dalla componente fisica, altrimenti dimentichiamo il radicamento, fondamentale per potersi elevare.
 
12 La mattina seguente, mentre uscivano da Betània, ebbe fame. 13 E avendo visto di lontano un fico che aveva delle foglie, si avvicinò per vedere se mai vi trovasse qualche cosa; ma giuntovi sotto, non trovò altro che foglie. Non era infatti quella la stagione dei fichi. 14 E gli disse: «Nessuno possa mai più mangiare i tuoi frutti». E i discepoli l'udirono.
 
L’evento del fico rappresenta la fine di ciò che è inutile. Essendo privo di frutti, diviene inutile all’umanità, perciò destinato a una condanna. Il fico è simbolo di conoscenza, ma in questo caso è una conoscenza sterile, che nulla insegna.
È uno dei cinque alberi della Terra Promessa, insieme a palma da dattero, olivo, vite e melograno, tutti alberi sacri e con un potere enorme. È simbolo di fecondità quando la conoscenza è vera, diviene simbolo di sterilità quando si tratta di falsa conoscenza, come nell’albero del tratto evangelico. Durante il diluvio mangiano pane di fico, il cibo di luce e conoscenza, ma anche di saggezza. Le foglie di fico erano utilizzate anche per la divinazione.
 
15 Andarono intanto a Gerusalemme. Ed entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano e comperavano nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombe 16 e non permetteva che si portassero cose attraverso il tempio. 17 Ed insegnava loro dicendo: «Non sta forse scritto:
La mia casa sarà chiamata
casa di preghiera per tutte le genti?
Voi invece ne avete fatto una spelonca di ladri!».

 
Abbiamo detto che il tempio rappresenta il nostro corpo ed è il luogo dove si manifesta Dio. La preghiera è uno stato interiore nel quale siamo perfettamente connessi con la nostra parte divina, siamo la divinità.
È con il corpo che ci permettiamo di entrare in questo stato e, per poterlo fare al meglio, dev’essere libero da tossine e inquinanti. I cambiavalute rappresentano ciò che siamo disposti a contrattare per la nostra vita, a quali compromessi giungere. La vita è diritto di ognuno, come il viverla a proprio insindacabile modo. Mai va contrattata con qualcuno a sfavore di qualcosa. I venditori sono il simbolo di ciò che siamo costretti a cedere per raggiungere i nostri scopi. Nessuno deve cedere parti di se stesso. Dobbiamo essere integri nella nostra essenza.
Niente deve entrare nel nostro tempio che sia inutile o dannoso alla nostra evoluzione spirituale. L’apparato psico-fisico è il mezzo messoci a disposizione per divenire la preghiera che siamo in essenza, lo dobbiamo tutelare e mantenere integro e pulito, per permettere che tutto fluisca al meglio.
Mai dev’essere permesso agli altri di entrare e rubarci parti nostre. Vegliamo e rimaniamo presenti a Noi stessi. Lasciare entrare gli altri significa farsi condizionare, manipolare, gestire. Si tratta della creazione degli autosabotaggi, tramite i quali seguiamo continuamente e inconsapevolmente i sogni e gli obiettivi altrui, imposti da paradigmi, dogmi e leggi umane create per dominare. Ci si sottomette e si diventa burattini di una società oligarchica.
Essere Noi stessi è essere in grado di prendere decisioni e mantenerle tali per i nostri obiettivi. Succede sovente che mentiamo a Noi stessi e questo accade perché abbiamo barattato una parte di Noi per ottenere un beneficio a breve termine. Quando comprendiamo, le decisioni sono prese per tempi animici, ovvero seguendo le indicazioni della nostra anima. Per far questo la macchina biologica, che è l'insieme del corpo fisico, emotivo e mentale, dev’essere integra, libera e sana; il tempio ha una costruzione solida.
 
18 L'udirono i sommi sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire. Avevano infatti paura di lui, perché tutto il popolo era ammirato del suo insegnamento. 19 Quando venne la sera uscirono dalla città.
 
Gesù Cristo è talmente influente nelle persone che gli scribi hanno paura. Questa è dettata dal fatto che essi sono coscienti che le persone iniziano a pensare con la loro testa e potrebbero smettere di seguire la legge imposta che loro predicano per generare terrore e odio. L’energia del messaggio cristico, energia di amore e libertà, è molto più potente, anche se rimane ancora sconosciuta alla maggior parte delle persone, ma la percepiscono tale. Il cambio di paradigma che Gesù Cristo sta attuando destabilizza chi detiene il potere, perché è consapevole che sta perdendo autorità sul popolo.
Quando qualcosa o qualcuno fa paura va eliminato. Ed è questo che gli scribi progettano nei confronti di Gesù Cristo: l’impossibilità di costruire il proprio palazzo più alto di tutti genera la necessità di distruggere gli altri per dimostrare il proprio potere.
 
20 La mattina seguente, passando, videro il fico seccato fin dalle radici. 21 Allora Pietro, ricordatosi, gli disse: «Maestro, guarda: il fico che hai maledetto si è seccato». 22 Gesù allora disse loro: «Abbiate fede in Dio! 23 In verità vi dico: chi dicesse a questo monte: Lèvati e gettati nel mare, senza dubitare in cuor suo ma credendo che quanto dice avverrà, ciò gli sarà accordato. 24 Per questo vi dico: tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato. 25 Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, perché anche il Padre vostro che è nei cieli perdoni a voi i vostri peccati». 26.

In questo passo del vangelo ritroviamo la Legge di Attrazione. La parola è il nostro strumento di creazione[2] e solo gli esseri umani ne hanno facoltà. Nessun animale ha la possibilità di farlo. La ferma volontà di ottenere un obiettivo porta a raggiungere poteri sovrumani. La fede è il fondamento di tutto, una fede senza condizioni, una fede sincera e reale, una fede pulita. Per riuscirci è necessario essere completamente liberi da ogni inquinante, ecco perché il perdono è prerogativa di tutto, per smettere di permettere agli altri di decidere sulla nostra vita e felicità.
La preghiera diviene di nuovo l’unica modalità efficace per ottenere ciò che veramente il cuore chiede. Riceviamo ogni richiesta fatta in preghiera, in quello stato dell’essere ben definito che chiediamo.
 
27 Andarono di nuovo a Gerusalemme. E mentre egli si aggirava per il tempio, gli si avvicinarono i sommi sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero: 28 «Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l'autorità di farlo?». 29 Ma Gesù disse loro: «Vi farò anch'io una domanda e, se mi risponderete, vi dirò con quale potere lo faccio. 30 Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi». 31 Ed essi discutevano tra sé dicendo: «Se rispondiamo "dal cielo", dirà: Perché allora non gli avete creduto? 32 Diciamo dunque "dagli uomini"?». Però temevano la folla, perché tutti consideravano Giovanni come un vero profeta. 33 Allora diedero a Gesù questa risposta: «Non sappiamo». E Gesù disse loro: «Neanch'io vi dico con quale autorità faccio queste cose».
 
Sommi sacerdoti, scribi e anziani sanno perfettamente che l’autorità di Gesù Cristo viene da “molto in alto”. Questo minaccia la loro autorità, perciò decidono di metterlo alla prova per avere un motivo per screditarlo e chiederne la sua morte. Essendo il Figlio del Padre, Gesù sa rispondere a ogni provocazione, perché incarnazione del Cristo. Nessuno può prenderlo in fallo, Egli sa tutto e conosce ogni cosa grazie alla connessione divina. Egli non conosce il messaggio cristico, Egli è il Cristo.
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    Serena Pattaro

     

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